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PITTORI: Maestro ferrarese

Santa Monica

Santa Monica

 

 

MAESTRO FERRARESE

1510-1530

Ferrara, Museo di Casa Romei

 

Santa Monica

 

 

 

L'affresco che ritrae una santa vestita da suora agostiniana risale agli inizi del XVI secolo ed è opera di un artista della Scuola ferrarese. L'immagine molto probabilmente raffigura santa Monica, tenuto conto che proviene da una chiesa officiata dall'Ordine agostiniano. Staccato negli anni 1943-1950 dalle pareti della navata centrale della distrutta chiesa di sant'Andrea, l'affresco rivela ancora la qualità dell'artista nella delicata figura della santa, colta in un momento di profonda preghiera interiore. In questo frammento rimangono visibili parte del busto della figura femminile di Monica e la testa, circondata dall'aureola dei santi e coperta dal velo monacale.

 

La chiesa di sant'Andrea probabilmente venne edificata intorno all'anno Mille. Fino al 1256 appartenne al Capitolo della cattedrale. In seguito, dopo la costituzione dell'ordine agostiniano, venne affidata a questi frati eremitani. Gli agostiniani vennero stabiliti in sant'Andrea su esplicito desiderio di Azzo VII d'Este. A quel tempo gli agostiniani avevano già un loro insediamento a Ferrara nel monastero di sant'Antonio in Polesine,

Nel 1438 la chiesa venne consacrata solennemente da papa Eugenio IV che si trovava a Ferrara per un Concilio ecumenico. Durante il periodo della dominazione estense la chiesa di sant'Andrea divenne una delle chiese cittadine più importanti, tanto che vi vennero sepolti Biagio Rossetti, Alberto Schiatti, Giovan Battista Aleotti e Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo. Con l'arrivo delle truppe napoleoniche l'edificio fu trasformato in una caserma. Chiusa al culto nel 1866, fu completamente spogliata dei suoi bellissimi quadri e arredi. Alcuni crolli (1938) e demolizioni (1969) ne accelerarono la fine.

Nella Pinacoteca Nazionale di Ferrara sono conservate varie opere d'arte che provengono dalla chiesa di sant'Andrea. Eccezionale per dimensioni e panorama culturale è il grandioso affresco che raffigura il Trionfo di Sant'Agostino e la Santa Dorotea condotta al martirio (1378 circa) attribuiti a Serafino de' Serafini. Altrettanto importante è anche il cosiddetto polittico Costabili (1513-1525 circa.), così chiamato dal nome del committente Antonio Costabil. Fu realizzato da Benvenuto Tisi da Garofalo e da Dosso Dossi e venne collocato molto probabilmente vicino all'abside in prossimità dell'altare maggiore e del coro. Sempre nella Pinacoteca è visibile l'affresco che illustra l'Antico e il Nuovo Testamento (1523) di Benvenuto Tisi da Garofalo che in origine si trovava nel refettorio del monastero. Il coro ligneo, con le tarsie attribuite a Pier Antonio degli Abbati, è conservato invece nella chiesa di San Cristoforo alla Certosa.

Altre importanti opere artistiche che provengono da questa chiesa sono state collocate presso il Museo di Casa Rome: tra queste ricordiamo una scultura raffigurante San Nicola da Tolentino attribuita ad Alfonso Lombardi, un San Michele Arcangelo di Andrea Ferreri e altre parti di monumenti funebri. Fra i dipinti e gli affreschi vi sono conservati lacerti del secolo XIII con la Vergine annunciata e l'Angelo annunziante e un Santo; oltre a due affreschi di un anonimo pittore di scuola ferrarese degli inizi del XVI secolo che raffigurano san Giacomo della Marca e un sant'Agostino.