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PITTORI: Johan Sadeler

Agostino allo scrittoio medita e scrive

Agostino allo scrittoio medita e scrive

 

 

SADELER JOHAN

1580-1590

Collezione Privata

 

Agostino allo scrittoio medita e scrive

 

 

 

Bellissima e interessante incisione all'acquaforte e bulino su carta vergellata eseguita da Johan Sadeler (Bruxelles 1570 - Venezia 1600) tratta da un disegno di Hans von Aachen (1552-1615). Il soggetto raffigura sant'Agostino Vescovo e dottore della Chiesa. La scritta in pedice recita "Pastore uoce, manu, quiquid complectere doctor Hausta terebrata corde sigitta docet."

In basso, sul bordo dello scrittoio nell'incisione si legge "Hans von Ach. Fig. Johan Sadler Scalpt. Exc." L'incisione si presenta in buone condizioni con ampi margini. Dimensione alla battuta della stampa mm 105 X 140, mentre le dimensioni del foglio, non del tutto regolari, sono 19 cm x 18 cm.

Agostino è raffigurato a mezzo busto, vestito da monaco nella sua cella mentre è davanti allo scrittoio con calamaio, penna e stilo davanti ad un grande libro aperto. La posizione delle mani e l'espressione del volto ancora giovanile del santo, esprimono un profondo stato di ispirazione. Una luce scende dalla sinistra sulla testa di Agostino quasi a illuminare la sua mente. la mitra e il bastone pastorale sono stati accostati al muro in segno di umiltà assieme ad un crocefisso.

 

 

Johan Sadeler

Johan Sadeler, a volte chiamato Jan Sadeler I o Jan Sadeler il Vecchio, nacque a Bruxelles nel 1550. Formatosi probabilmente alla scuola del padre, nel 1572 entra come un maestro di incisione calcografica nella Gilda di San Luca a Anversa. E' documentato ni questa città fino al 1579, dove lavora per l'editore Christophe Plantin. Nel 1579 viaggia attraverso la Germania fino a stabilirsi a Colonia con il fratello Raffaello tra il 1580 e il 1586. Nel 1581 ottenne un privilegio dall'Imperatore Rodolfo II per poter editare le sue opere. Nel 1587 a Francoforte sul Meno pubblicò una serie di incisioni di Crispijn de Passe e Johan Wierixcon ed entrò in contatto con il duca Guglielmo V di Baviera per il quale lavorò come incisore alla corte di Monaco tra il 1588 e il 1595. Si trasferì infine in Italia, a Verona, a Roma e poi a Venezia dove, con privilegio di papa Clemente VII, ha realizzato il più importante lavoro editoriale della sua carriera. Johan Sadelerha riprodotto nelle sue stampe dipinti e disegni di altri artisti, sia fiamminghi che tedeschi e italiani, tra cui Christoph Schwarz, Hans von Aachen e Friedrich Sustris, Lodewyk Toeput, Federico Zuccari, Annibale Carracci e Bassano, Jacopo e Leandro. Come editore, oltre alle sue opere e quelle dei suoi fratelli Egidio e Raffaello, pubblicò tra l'altro incisioni di Cornelis Cort e Adriaen Collaert. Morì a Venezia nel 1600.