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Agostino vescovo e cardioforo
PETER SCHRO
1523
Halle, Dom, ex chiesa di San Paolo alla Santa Croce
Agostino vescovo e cardioforo
La statua che raffigura Agostino si trova negli stalli del Coro all'interno della cattedrale-duomo di Halle. Agostino vi è raffigurato a mezzo busto con nella mano destra un libro su cui è appoggiato un cuore. In testa porta una elegante mitra e indossa un ricco e impreziosito piviale. Il volto del santo ha un aspetto nordico. Dopo accurate e lunghe ricerche durate secoli, le statue presenti cella cattedrale-duomo di Halle sono stati attribuiti allo scultore Peter Schro e alla sua bottega.
Nel IX secolo Halle acquisì una discreta importanza con il commercio del salgemma estratto nelle sue vicinanze. Distrutta dagli Ungari nel 906-908, fu ricostruita velocemente e appartenne ai vescovi di Magdeburgo. In seguito divenne una libera città anseatica e nel 1541 aderì alla Riforma. Durante la guerra dei Trent'anni fu più volte devastata dai vari eserciti che si combattevano. Nel 1694 vi venne fondata l'università e nel 1813 divenne parte del Regno di Prussia.
La cattedrale costituisce il monumento più significativo della città vecchia. La chiesa era originariamente una chiesa monastica fondata dall'ordine mendicante dei Domenicani nel 1271, terminata nel 1330 e dedicata a San Paolo alla Santa Croce. Seguendo le loro regole in materia architettonica, i monaci rinunciarono alla torre e diedero vita a una semplice chiesa a tre navate.
Venne ricostruita nel 1520-1523 dal cardinale Alberto di Brandeburgo e decorata fra il 1523 e il 1526 da un gruppo di scultori della scuola di Hans Backoffen di Magonza e della bottega di Peter Schroh, le cui opere sono influenzate dallo stile rinascimentale, tanto che questa magnifica decorazione plastica costituisce la prima affermazione del Rinascimento nella Sassonia Orientale. Dopo questi lavori la chiesa venne consacrata nel 1523 come collegiata dell'arcidiocesi di Magdeburgo. Probabilmente in quella occasione la chiesa, inizialmente solo in volgare, fu chiamata "cattedrale". Il vescovo Albrecht, che temeva per la sua serenità in cielo, vi raccolse fino a 20.000 reliquie. Dal punto di vista artistico l'edificio possedeva una ricchezza di opere oggi difficilmente immaginabile: vi si potevano osservare lavori di Matthias Grünewald, di Luke Cranach e le sculture in pietra di Peter Schro. Dal 1519 al 1525 Lucas Cranach il Vecchio e la sua bottega realizzarono ben 16 altari con 140 quadri, di cui sono sopravvissuti solo due altari, modelli e disegni.
I successori del cardinale Alberto di Brandeburgousarono utilizzarono la chiesa come una corte e cappella del castello. Dal 1680, la cattedrale è utilizzata come chiesa parrocchiale protestante-riformata. Dal 1702 al 1703, George Frideric Handel vi fu assunto come organista "per un anno di prova". Handel andò nel 1703 ad Amburgo.
Peter Schro
Si crede che sia nato a Magonza verso il 1490. Dopo un periodo di formazione presso lo scultore Hans Backoffen a Magonza, probabilmente dal 1506 al 1512 fece alcuni viaggi nei dintorni di Würzburg e Schwaben. A Würzburg, potrebbe anche essere entrato in contatto con gli elementi architettonici e decorativi italiani del primo Rinascimento. Nel periodo tra il 1522 e il 1544 diede vita a una sua bottega a Magonza, che divenne importante grazie alle commissioni del cardinale Albrecht di Brandeburgo.
Nel decennio tra il 1520 e il 1530 Peter Schro conobbe una trasformazione passando dall'ultimo gotico al primo Rinascimento, con evidenti richiami ai primi elementi modernisti. Peter Schro si sposò e originò una dinastia di figli, che come Dietrich Schro (1542-1544 e 1572-1573), divennero artisti di pietre e medaglia. Suo figlio Heinrich Schro (1573-1595) continuò la tradizione di famiglia come scultore, così come suo fratello Johann (Hans) Schro. L'anno della sua morte è sconosciuto ma dine fissato tra l'inizio del 1542 e il 1544.