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PITTORI: Hans Springinklee

Agostino allo scrittoio e il bambino

Agostino allo scrittoio e il bambino

 

 

SPRINGINKLEE HANS

1512-1522

Washington, National Gallery of Art

 

Agostino allo scrittoio e il bambino

 

 

 

Il foglio è una xilografia, che visualizza, sia pure in un modo poco usuale, una diffusa leggenda che vede protagonista Agostino con il suo desiderio di comprendere il mistero della Trinità. La stampa appartiene alla Collezione Rosenwald della National Gallery e fu eseguita nel primo Cinquecento dall'artista tedesco Hans Springinklee.

La scena si svolge all'interno dello studio di lavoro di Agostino, che probabilmente sta riflettendo sul mistero della Trinità. L'immagine ci presenta il santo nelle sue vesti episcopali con la mitra in testa e il bastone pastorale appoggiato al muro dietro le sue spalle. Il capo è contornato da una grande aureola raggiata che lo identifica come santo. Il volto di Agostino esprime stupore ed ha un aspetto ancora giovanile. Le braccia e le mani sono appoggiate sul piano della scrivania e occupano, distendendosi, quasi tutto il locale. La camera è ben strutturata e curata nei particolari. Si notano gli strumenti per scrivere, una porta un bel tavolo di lavoro, colonne eleganti e ben intagliate.

Di fronte a lui è seduto per terra un bambino ignudo che ha in mano un cucchiaio e versa dell'acqua in una piccola ciotola. Viene così riprodotta l'accoppiata Agostino e Bambino che discutono del mistero della Trinità e della impossibilità umana di penetrarne la natura profonda.

 

Secondo una tradizione diffusa nel mondo agostiniano, Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno, mentre stava passeggiando lungo una spiaggia, incontrò un bambino-angelo che con un cucchiaio prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo, assai curioso di sapere che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

Ciò detto il Bambino scomparve, lasciando Agostino nella perplessità più completa. Secondo il parere di alcuni studiosi di parabole e leggende, la narrazione potrebbe essere considerata un sogno effettivamente fantasticato dal Santo. Altri aggiungono che forse il colloquio non si sarebbe svolto esattamente come è stato raccontato, perché, prima di sparire, il Santo aveva potuto a sua volta replicare che la risposta non lo convinceva, in quanto - avrebbe obiettato - il mare e i misteri di Dio sono due realtà assai diverse. Pur impossibile, sarebbe stato teoricamente verosimile immaginare il versamento del mare in una buca e allora allo stesso modo si sarebbe potuto supporre che i misteri divini avrebbero potuto entrare in un cervello umano adatto allo scopo e se l'uomo non aveva ricevuto una mente con tali qualità la colpa sarebbe da imputare a Dio, che non aveva appunto voluto che i suoi misteri fossero concepiti dall'uomo, per lasciarlo nell'ignoranza e nel dubbio più atroci.

"Perché Dio non vuole essere capito?" avrebbe domandato il Santo al pargolo divenuto improvvisamente pensieroso. "Te lo dimostro subito" rispose il bambino dopo un momento di perplessità e così, mentre parlava, con il secchiello divenuto improvvisamente grandissimo e mostruoso, in un sol colpo raccolse l'acqua del mare, prosciugandolo, e la pose nella buca, che si allargò a dismisura fino ad inghiottire il mondo. A quella vista il Santo si svegliò con le lacrime agli occhi e capì.

 

 

Hans Springinklee

Hans Springinklee nacque a Norimberga verso il 1490-1495 e morì non più tardi del 1540. Nel 1547 Johann Neudörffer il Vecchio lasciò scritto che Springinklee era stato discepolo di Albrecht Dürer. Le sue prime xilografie risalgono al 1512-1513 mentre i primi documenti che lo riguardano risalgono al 1520, quando il consiglio di Norimberga gli commissionò la decorazione delle stanze del castello di Norimberga prima dell'arrivo di Carlo V imperatore del Sacro Romano Impero. E' probabile, ma non certo, che abbia lasciato Norimberga prima del 1524.

Come allievo di Dürer, Springinklee partecipò alla creazione di una serie di opere commissionate dall'imperatore Massimiliano I, tra cui la monumentale xilografia di 192 pannelli dell'Arco di Trionfo. Le sue prime stampe contrassegnate dal monogramma HSK risalgono al 1513 e rappresentano "Il miracolo di San Wilgefortis" e "L'imperatore Massimiliano che onora la memoria dei suoi antenati". Dopo il 1516 realizzò soprattutto illustrazioni per le Bibbie pubblicate da Anton Koberger. Ha realizzato inoltre più di 100 xilografie per diverse edizioni del libro di preghiere "Hortulus animae". I suoi dipinti sono meno noti: troviamo alcuni suoi affreschi nel castello di Norimberga.