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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Veit StossPITTORI: Veit Stoss

Agostino nel suo studio
VEIT STOSS
1503
Collezione Privata
Agostino nel suo studio
Questo dipinto, attribuito a Veit Stoss, appartiene a una collezione privata ed è stato al pubblico per la prima volta presso il Museo dell'Arcidiocesi di Varsavia. L'opera, che raffigura Agostino nel suo studio, è importante per ragioni storiche, ecclesiastiche e pittoriche, e proviene da un polittico realizzato a Füssen nella Baviera meridionale. Questo pannello è una delle sei sezioni d'altare superstiti dell'Abbazia. L'altare è datato 1503.
Il dipinto, proprietà del signor Tomasz Jabłoński, è stato realizzato su tavola in legno. Stoss è più noto come scultore, ma ha realizzato anche dipinti. Negli anni 1503-1505 realizzò le pitture per i pannelli laterali del polittico di Münnerstadt, con la leggenda di S. Kilian, un monaco, in seguito vescovo e martire, che fu missionario e apostolo della Franconia. Analogamente gli viene attribuito il retablo proveniente dall'abbazia benedettina di Füssen, cui appartiene il pannello.
La rappresentazione di Agostino nel suo studio si sviluppa secondo i canoni dello stile tardo gotico. La figura del santo è assorta nella lettura di un testo che tiene fra le mani mentre siede su un trono sotto un baldacchino, in una cella illuminata da una finestra a sbalzo. Nella definizione degli interni e dei modesti arredi, l'artista ha utilizzato la prospettiva convenzionale. Il santo è vestito con abiti drappeggiati in modo dinamico, con pieghe e curve decise, caratteristiche della bottega di Stoss. Il dipinto è caratterizzato da colori tenui e leggermente smorzati.
Il retablo dell'altare di Füssen era originariamente costituito da un mobile centrale contenente intagli e da due paia di ante mobili, decorate su entrambi i lati. Le ali interne sul lato dell'armadio erano decorate con rilievi oggi perduti, il cui contenuto è sconosciuto. La decorazione rimanente era composta da dodici pannelli dipinti con immagini di santi, sei dei quali sono ancora esistenti oggi. Due presentano gli apostoli raggruppati in gruppi di tre: Andrea, Pietro e Paolo, Giacomo il Maggiore, il Minore e Giovanni Evangelista. I due successivi raffigurano: i santi Magno, Dionisio e Giorgio e i santi Egidio, Erasmo e Biagio (attualmente nella Staatsgalerie di Füssen).
Altri due pannelli furono collocati su entrambi i lati del braccio esterno del polittico. Nel pannello interno sono raffigurate le sante Barbara, Caterina, Margherita e Dorotea e, sul retro, visibile quando l'altare era completamente chiuso, c'era l'immagine di S. Agostino. Era adiacente ad altre tre rappresentazioni dei Padri della Chiesa, di cui purtroppo non si hanno notizie.
Veit Stoss
Veit Stoss, scultore, grafico e pittore fu uno straordinario interprete dello stile tardo gotico. Nel 1477 giunse a Cracovia per realizzare una pala d'altare per la chiesa di Santa Maria. Undici anni dopo completò il pentattico con la Dormizione di Maria e scene della vita di Maria e Gesù. Questa pala costituiva la più grande pala d'altare gotica d'Europa e diede grande fama allo scultore. Già affermato scultore, tornò a Norimberga nel 1496. Lì si dedicò anche al commercio e alla speculazione finanziaria, tanto da essere condannato per aver falsificato una cambiale. Per quanto gli fosse stato vietato di lasciare la città, riuscì a fuggire a Münnerstadt, dove nel 1504 realizzò lo straordinario dipinto con pannelli laterali dell'altare di S. Chilian. Nello stesso periodo realizzò le immagini dei santi sulle ali del polittico di Füssen. Nel 1507 Stoss, graziato dall'imperatore Massimiliano, tornò a Norimberga. Tra le sue ultime opere ricordiamo il saluto dell'angelo nella chiesa di san Lorenzo a Norimberga (1518) e il grande altare nel Duomo di Bamberga (1523), con forme salde e tonde, che pare sia stato l'ultima opera del maestro.