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PITTORI: Thanner Gian Paolo

Pietà di Cristo con i santi Pelagio e Agostino

Pietà di Cristo con i santi Pelagio e Agostino

 

 

THANNER GIAN PAOLO

1534-1545

Adorgnano di Tricesimo, chiesa di san Pelagio

 

Pietà di Cristo con i santi Pelagio e Agostino

 

 

 

Gli affreschi che si possono ancora ammirare nella chiesa di san Pelagio ad Adorno di Tricesimo nel Friuli sono opera Gian Paolo Thanner, un pittore locale cinquecentesco di origine tedesca, la cui famiglia era emigrata in Friuli per lavoro. Fra questi affreschi di notevole interesse è la deposizione dalla Croce, dove Maria accoglie fra le braccia il Cristo morto. Assistono alla scena san Pelagio, a sinistra, e sant'Agostino a destra. il santo indossa il piviale episcopale, in testa ha la mitra e nel braccio destro il pastorale. Con la mano sinistra regge un libro chiuso dalla copertina rossa. Sotto il piviale si può notare l'abito nero dei monaci agostiniani.

Il viso del santo ha una fisionomia popolaresca e poco curata. Il volto è ricoperto da una folta e lunga barba rossastra che scende fino al petto.

L'ideatore del progetto iconografico degli affreschi nella chiesa di san Pelagio, che abbracciano una novantina di metri quadrati, fu un certo Leonardo di Domenico. Una scritta, datata e leggibile quasi per intero, inserita dallo stesso pittore nelle scene dei suoi affreschi sotto la crocifissione, sul colmo dell'arco, recita così: «1535 adì 3 agosto Lenart di Domeni Matt(ia di Ad)orgnan à fata far p. sua devotion». Negli archivi locali si riscontra in effetti che il 14 settembre 1535 Leonardo di Domenico Mattia Querini di Adorgnano registrò in Tricesimo una donazione alla chiesa di Adorgnano con atto notarile steso da Bernardino de Federicis, notaio dal 1520 al 1571, e poi assistette come teste ad un altro contratto nello stesso giorno.

E' per la devozione generosa di questo mecenate, forse ritratto nella figura del sottarco, che possiamo ancora ammirare l'estro di un pittore «popolaresco», che il disastroso terremoto del 1976 ha contribuito a farci più largamente conoscere con la scoperta di altri cicli di affreschi a Variano, Vendoglio e Sedilis. Thanner lavorò senza restrizioni economiche perchè poté utilizzare una gamma molto vasta e assai vivida di tinte, anche di quelle più costose come il blu, che domina la parte superiore della lunetta di fondo del presbiterio.

 

 

Thanner Gian Paolo

Suo padre dovrebbe corrispondere a un certo «Leonardo Tedesco» oriundo di Landshut nella Bassa Baviera, che lavorò in Friuli per tutta la seconda metà del Quattrocento come intagliatore e «pittore disinvolto ed esperto». A Laipacco di Tricesimo, dove Thanner affrescò le pareti della chiesa di san Giuseppe, si firma come «Zuan Paolo». Questo lavoro riporta la data 14 aprile 1524 sulla facciata interna del pilastro destro che sostiene l'arco del «coro». Thanner probabilmente nacque in Friuli, forse da una madre friulana. Il che giustificherebbe la storpiatura del cognome in Tonnar, che sarebbe la trascrizione fonologica di Thanner secondo la pronuncia carintiana più familiare in Friuli. Il pittore all'alba del Cinquecento abitava a Cividale per poi trasferirsi a Tarcento dove prese moglie. Verso il 1512 partendo da Segnacco iniziò a spostarsi di paese in paese seguendo le varie committenze, che in un quarto abbondante di secolo lo condusse a decorare oltre una ventina di chiese, tutte situate in Friuli con la sola eccezione di Svina e Borjana presso Caporetto. L'epicentro della sua attività è Tricesimo, ma estenderà la sua presenza fino a Gemona, a Palazzolo dello Stella, a Premariacco e Varmo Santa Marizza.

A Tricesimo lavorò con intensità fra il 1524 e il 1535 affrescando le sue chiesette votive.

Anche se a san Pelagio non è venuta alla luce, com'è è successo a Laipacco, la firma del Thanner, lo stile pittorico e grafico riconducono alla stessa mano.