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Agostino, la Vergine e sant'Ambrogio
MAESTRO DELLA VEPRA
1552
Milano, chiesa di San Siro alla Vepra
Agostino, la Vergine e sant'Ambrogio
L'affresco si trova nella chiesa di San Siro alla Vepra, il cui originario edificio di culto è piuttosto antico in quanto viene già menzionato in un documento dell'anno 885. La struttura odierna è tuttavia costituita solo dall'abside, che però fu costruita intorno alla metà del quindicesimo secolo, fra il 1454 e il 1465, in stile gotico lombardo con elementi ancora romanici prossimi allo stile di Solari. Nel 1483 la chiesa fu acquisita dalla nobile famiglia Pecchi, che ne mantennero la proprietà fino alla metà dell'Ottocento.
I Pecchi nel Seicento demolirono la parte anteriore dell'edificio, salvaguardando l'area posteriore con le tre absidi. In quella circostanza fu aggiunta sul lato destro della chiesa verso il cortile una porta ad arco acuto, visibile ancora oggi. Nel 1911 l'Oratorio fu dichiarato monumento nazionale e nel 1927 quanto restava dell'edificio fu fatto restaurare da Temistocle Fossati, che, nel contempo, fece costruire dall'architetto Zanchi la villetta in stile neorinascimentale che sorge vicino alla chiesa.
Il complesso formato dalla villa e dalla chiesetta attualmente costituiscono la sede centrale delle Suore Missionarie dell'Immacolata. La struttura, ridotta ormai solo alla parte absidale, è stata oggetto a partire dal 1985 circa di interventi di restauro, che sono stati ultimati nel 2012. L'abside centrale e quello destro sono a pianta semicircolare, mentre quello sinistro è a pianta rettangolare. Ogni abside possiede una sola finestra da cui può entrare la luce. L'abside centrale e quello destro presentano delle monofore ad arco tondo all'interno di intelaiature ad arco acuto. Gli absidi a sezione rotonda sono decorati con lesene. Quel che rimane del corpo della chiesa mostra una copertura a capanna. Curiosamente il catino dell'abside centrale è ad arco tondo ed è preceduto da un grande arco ad angolo acuto.
Tutte le absidi sono decorate con affreschi assai interessanti. Quelli dell'abside principale risalgono probabilmente al 1468. Sulla volta è presente un Cristo Pantocratore seduto su un arcobaleno e racchiuso in una mandorla variopinta.
Intorno al Cristo troviamo dipinte quattro figure che simboleggiano gli evangelisti, dove l'angelo corrisponde a Matteo, l'aquila a Giovanni, il leone a Marco e il bue a Luca. Al centro della parete dell'abside centrale è affrescata una crocifissione fra la Madonna e Giovanni l'evangelista. A sinistra sono poi presenti san Giovanni Battista con l'agnello seduto sopra al libro, San Pietro Martire, con l'accetta conficcata nella testa, l'Arcangelo Gabriele, con la bilancia per pesare le anime e la spada per tenere a bada il demone ai suoi piedi. Infine si notano le figure dei Santi Cosma e Damiano, riconoscibili per la strumentazione da medico che tengono nelle loro mani.
A destra si ergono le figure dei santi Ambrogio e Siro, patroni di Milano e di Pavia. La superficie interna dell'arco davanti all'abside è affrescato con medaglioni raffiguranti gli apostoli. Nell'abside sinistro infine è presente una Madonna con il Bambino in braccio seduta in trono posta fra i santi Ambrogio e Agostino. Il primo si trova a sinistra vestito nei suoi paramenti episcopali con nella mano destra un libro e nella sinistra lo staffile. Agostino è anch'esso ritto in piedi nei suoi paramenti episcopali con la mitra in testa, un libro nella mano sinistra e il bastone pastorale in quella destra. Sotto il piviale sembra di poter scorgere l'abito nero dei monaci agostiniani. Il volto del santo è più giovanile e meno severo nell'espressione di quello di Ambrogio e presenta un un mento arricchito da una folta barba rossiccia.
In alto si scorge il Padreterno nell'atto di offrire la corona alla Vergine. L'affresco è stato realizzato nel 1522. Nell'abside destro, infine, sono presenti decorazioni geometriche e vegetali.