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Agostino scaccia i demoni delle eresie
ANONIMO FRANCESE
1230-1239
New York, Pierpont Morgan Library ms. M. 92
Agostino scaccia i demoni delle eresie
Questa miniatura è un capolettera A del ms. M. 92 al foglio 112 r di un Libro d'Ore,
L'immagine descrive il capolettera A[desto Domine supplicationibus nostris], incipit della parte conclusiva di una litania per Agostino collocata nel Santorale nel giorno della festività liturgica del santo vescovo, cioè il 28 agosto. Agostino è vestito con una lunga tonaca nera, che ricorda quella dei monaci dell'Ordine agostiniano. La sua presenza tuttavia è solo indicativa, poichè l'Ordine agostiniano all'epoca della produzione del manoscritto non era ancora stato nè definito nè riconosciuto. Probabilmente siamo in presenza di un caso che, se non contemporaneo, è prodromico di una condizione che si sta realizzando e i cui sentori sono ormai imminenti. Non è da escludere che questa figura sia ripresa da altri esempi similari soprattutto nell'orizzonte culturale benedettino. Con la mano sinistra tiene un piccolo libro ben aperto mentre con la destra impugna un grosso flagello con cui scaccia un demone che saltella sopra i resti di edifici crollati di una città.
Agostino presenta una barba che gli copre il mento, i capelli sono tagliati secondo l'uso della tonsura. Un nimbo gli cerchia il capo a ricordare la santità della persona raffigurata. Il gesto di Agostino, pur nella sua ieraticità, evidenzia uno stile già proiettato verso i nuovi canoni stilistici duecenteschi. Nella medesima pagina il miniatore ha raffigurato anche il martirio di san Bartolomeo, di san Giovanni Battista e di sant'Egidio.
Il miniatore che ha eseguito la pittura è di origini francesi e il codice quasi sicuramente è stato eseguito nella regione dell'Ile de France.
Talvolta gli avveniva d'allontanarsi dal tema prescelto, ma diceva che era disposizione divina per salvare qualcuno, come avvenne in un caso in cui un manicheo fu convertito per una digressione che Agostino fece durante una predica, ed in cui dimostrò la falsità della dottrina manichea.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea