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PITTORI: Miniatore di Heiligenkreuz

Sant'Agostino allo scrittoio

Sant'Agostino allo scrittoio

 

 

MINIATORE DI HEILIGENKREUZ

1175-1195

Heiligenkreuz, Stiftsbibliothek Ms. Csc 186

 

Sant'Agostino allo scrittoio

 

 

 

La miniatura, opera di un anonimo artista duecentesco tedesco, raffigura sant'Agostino allo scrittoio. Si tratta del capolettera O[mnis divina scriptura bipartita est] relativa al manoscritto ms. Csc. 1186 f. 1r che riporta il De Genesi ad litteram di Agostino. Il santo è stato raffigurato nel suo studio seduto allo scrittoio mentre è all'opera per scrivere il libro che è conservato nel manoscritto.

Agostino tiene nella mano destra una penna con cui scrive, mentre con la sinistra regge un raschietto necessario per le correzioni. Il libro su cui Agostino sta scrivendo è appoggiato ad un leggio dalla forma piuttosto inusuale: si tratta di un capitello che è sostenuto da una colonna di piccole dimensioni. Il santo indossa i paramenti vescovili ed ha la mitra in testa. Un nimbo gli avvolge la testa.

La scena è stata ripresa più volte da diversi artisti, che hanno rappresentato il santo nel suo scrittoio seduto in atto di scrivere. La scena è spesso il complemento o l'ambientazione preferita per le rappresentazioni tradizionali di Agostino vescovo e Dottore della Chiesa: sua caratteristica è proprio quella di avere scritto un gran numero di opere. La scena tuttavia qualche volta viene scambiata dagli artisti con quella del sogno di san Gerolamo, che si svolge anch'essa nello studiolo del santo mentre è intento a scrivere.

Il manoscritto proviene dall'abbazia cistercense di Heiligenkreuz, che significa Santa croce. Sorge nella cittadina di Heiligenkreuz, nel Bosco viennese vicino alla capitale Vienna. L'Abbazia venne consacrata nel 1133 e la sua costruzione fu voluta dal Margravio d'Austria Leopoldo III su richiesta di suo figlio Ottone che era abate cistercense di Morimondo. Quella di Heiligenkreuz è la seconda più antica abbazia cistercense del mondo, preceduta solamente da quella di Rein che sorge anch'essa in Austria. Nel 1188 il Duca Leopoldo V donò all'abbazia un frammento della Vera Croce che è tuttora presente e che dal 1983 è esposto nella cappella della Santa croce.

La chiesa annessa al monastero ha una facciata, tipica dello stile e del gusto cistercense, molto austera e con solo tre finestre per richiamare la presenza della Santissima Trinità, in stile romanico come il transetto e la navata.