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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Duecento: Maestro di NardòPITTORI: Maestro di Nardò
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI NARDO'
XIII secolo
Nardo, Cattedrale di Santa Maria
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
L'affresco che raffigura sant'Agostino vescovo si trova sul secondo pilastro nella navata destra della cattedrale di Nardò dedicata a Santa Maria. L'affresco misura 2,5 m x 0,9 e presenta un Agostino con guanti alle mani e un prezioso piviale decorato con motivi geometrici. Il piviale è trattenuto da una elegante fibbia rotonda. Sotto il piviale si intravede la tunica scura dei monaci agostiniani con il cappuccio. La Cattedrale di Nardò è stata edificata su una preesistente chiesa anteriore all'anno mille e si caratterizza, oltre che per la pianta basilicale, soprattutto per elementi architettonici di fattura barocca e per archi a tutto sesto e a sesto acuto. Al XII secolo risale un crocifisso ligneo, detto il Cristo Nero, collocato in una Cappella della navata sinistra, manufatto che secondo la tradizione fu portato a Nardò insieme alle reliquie di San Gregorio Armeno, patrono della città, dai monaci greci.
Nel 1980 la Cattedrale di Santa Maria di Nardò è stata elevata a dignità di Basilica minore da papa Giovanni Paolo II.
Di recente, il 30 novembre 2013, è stato emesso un francobollo italiano celebrativo di questa splendida cattedrale e nello stesso periodo anche l'Ufficio Filatelico e Numismatico Vaticano ha voluto celebrare il VI Centenario della sua proclamazione a Cattedrale di Santa Maria di Nardò realizzando una serie filatelica composta da cinque francobolli i cui soggetti sono stati scelti tra gli affreschi conservati nelle due navate laterali, databili tra il XIII ed il XV secolo.
I francobolli raffigurano sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa, nel valore da € 0,05 e quindi la Madonna della Sanità, nel valore da € 0,10; la Madonna del Giglio, nel valore da € 0,15; San Nicola di Myra, nel valore da € 0,25; Cristo Pantocràtor, nel valore da € 0,45.
L'immagine del santo, identificabile per la scritta AGUSTIN(us) ci presenta un Agostino anziano, dal viso scarno e dallo sguardo intenso. Una elegante barba bianca gli copre le guance. Dall'aspetto ieratico, con il dito indice della mano destra indica un rotolo di carta aperto il cui testo è ormai illeggibile. In testa porta la mitra mentre con il braccio sinistro regge il bastone pastorale.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.