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PITTORI: Maestro veneto

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO VENETO

1250-1260

Venezia, Basilica di san Marco

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il mosaico che raffigura a piena immagine sant'Agostino si trova nei pennacchi di raccordo di una volta della cupola di san Giovanni. Agostino è stato raffigurato nella iconografia musiva della basilica marciana atre due volte: nei mosaici antichi delle volte delle cantorie sono stati accostati due Padri della Chiesa orientale, san Giovanni Grisostomo e san Gregorio di Nazianzo (sud) a due della Chiesa occidentale, sant'Ambrogio e sant'Agostino (a nord).

Ancora i Padri della Chiesa orientale sono stati raffigurati nel Battistero e sui pennacchi della cupola sopra il fonte battesimale: si tratta di sant'Anastasio, san Giovanni Grisostomo, san Gregorio di Nazianzo e san Basilio, mentre i Padri della Chiesa occidentale sono visibili nei pennacchi della cupola sopra l'altare: sant'Ambrogio, san Gregorio, sant'Agostino e san Gerolamo.

Dopo la decorazione delle cappelle del presbiterio, furono realizzati i mosaici delle due cupole del transetto che sovrastano le cappelle di san Giovanni e di san Leonardo. Lo stile delle figure avvicina questi mosaici al lavoro delle maestranze che realizzarono le cupole principali, in particolare quella centrale dell'Ascensione.

Dei quattro Dottori l'unico fondamentalmente integro è Ambrogio. Gregorio Magno è stato rifatto da Giacomo Pusterini su cartone di Girolamo Pirotti nel 1632: Girolamo è stato realizzato nel Settecento da Leopoldo Dal Pozzo su cartone di Piazzetta. Lo stesso artista intervenne in parte su Agostino per sistemare la figura e la scritta. Agostino e Ambrogio sono pertanto le sole figure rimaste della decorazione originaria. La serie canonica dei Dottori della Chiesa appare qui fra le prime volte, dato che non risulta sia stata utilizzata al di fuori dell'ambito romano.

Agostino insieme a camice, stola, dalmatica e casula abbellita da motivi cruciformi, presenta anche un pallio a forma di Y assai vicino alla tradizione bizantina, Inoltre non porta in testa la mitra. Il pallio gira attorno al suo braccio destro, mentre con entrambe le mani regge un libo chiuso. Il suo viso presenta capelli bianchi, la tonsura e la barba.

Il transetto nord, realizzato in una fase successiva, ha la cupola dedicata a san Giovanni Evangelista e narra le Storie della Vergine negli arconi. In queste opere e in quelle coeve della tribuna gli artisti veneziani introdussero sempre maggiori elementi occidentali, derivati dall'arte romanica e gotica.