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PITTORI: Leonardo Klosa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

LEONARDO KLOSA

2000

Cloppenburg, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nel 2000 l'artista Leonardo Klosa ha realizzato in grandezza naturale questa scultura in bronzo di Sant'Agostino, vescovo e Dottore della Chiesa.

L'artista ha realizzato l'immagine del santo riprendendo gli stilemi tipici della sua iconografia. Vestito nei paramenti episcopali, Agostino regge nella mano destra il bastone pastorale, mentre con la sinistra tiene attaccato al petto un libro chiuso simbolo della sua feconda attività letteraria. Il suo viso, maturo ma ancora giovanile, rivolge lo sguardo direttamente negli occhi del'osservatore quasi lo volesse interrogatore o quanto meno interloquire con lui. La forma affusolata della statua conferisce una inaspettata eleganza al santo e una forte dinamicità.

 

La chiesa di sant'Agostino in Cloppenburg è una chiesa cattolica costruita negli anni 1958-1959. La struttura dell'edificio è alquanto semplice e si presenta con mattoni a vista. Possiede una sola breve navata centrale di pari lunghezza dei bracci del transetto: L'abside semicircolare è piuttosto ampio. Di fronte alla chiesa si sviluppa un grande piazzale da cui si erge un campanile che offre lo spazio per quattro campane.

La chiesa è dedicata a sant'Agostino perchè durante i preliminari che portarono alla costruzione dell'edificio venne scelto scelto come Patrono in quanto simboleggia un collegamento tra la chiesa e la scuola di fede e l'educazione. Anche il vicino Clemens-August-Gymnasium porta il titolo di sant'Agostino come proprio patrono.

La costruzione di questa terza chiesa cattolica a Cloppenburg accanto alla chiesa di S. Andrea e alla chiesa di San Giuseppe fu dettata per rispondere alle esigenze del rapido aumento della popolazione dopo la seconda guerra mondiale. La progettazione venne affidata a Ludger Sunder-Plassmann e in un anno, tra il 1958 e il 1959, la costruzione venne completata.

La prima pietra fu posta il 28 ottobre 1958.

Lo scultore Dierkes ha realizzato non solo l'imponente croce d'altare che è stata sostituita nel 1996, ma anche la statua di legno della Madonna con il Bambino, la Via Crucis in 14 stazioni di legno di mogano, la statua lignea di San Giuseppe e la scultura in pietra di S. Agostino, in piedi sulla parte anteriore della chiesa. Dal 1991, inoltre, la chiesa è ornata con le sculture in bronzo dei dodici apostoli e dalla scultura in legno di un angelo. Nel 1983 sono stati completati i lavori di Paul Dierkes, grazie all'intervento del maestro orafo Herbert Feldkamp, mentre la candela pasquale in bronzo fu realizzata nel laboratorio dello scultore Giuseppe Krautwald da Rheine. Le vetrate sono state realizzate su disegno di Manfred Espeter da Münster. Nel 1968 la chiesa ha ricevuto un nuovo organo con 23 registri.

 

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6