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PITTORI: Maestro di Laval

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Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI LAVAL

2010

Laval, cattedrale della Santa Trinità

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La statua di Agostino si trova in una nicchia della facciata orientale della chiesa cattedrale della Santa Trinità di Laval. Costituisce la copia di un originale, che risale al 1853 e che oggi è conservato all'interno della cattedrale. Il santo è stato riprodotto con le medesime caratteristiche dell'originale. Compare a figura intera nei suoi paramenti episcopali con la mitra in testa. Il volto ha un aspetto severo con una folta barba ondulata che gli copre le guance ed il mento. Con la mano destra regge un cuore, mentre la mano sinistra impugna un lungo bastone pastorale. L'opera è stata realizzata in terracotta di Agets da un buon artigiano che ha saputo dare personalità al santo, per quanto la posizione assunta da Agostino sia piuttosto ieratica e scarsamente dinamica.

 

 

La cattedrale della Santa Trinità di Laval fu fondata come cappella parrocchiale nell'XI secolo. Divenne in seguito chiesa parrocchiale e quindi cattedrale nel 1855 come effetto della creazione della diocesi di Laval.

Nel medioevo la città di Laval apparteneva al priorato di Notre-Dame de Pritz, che a sua volta faceva parte dell'Abbazia di Couture vicino a Le Mans. Furono i monaci di La Couture che avviarono la costruzione della cappella intorno al 1070. La chiesa edificata nell'XI secolo era piccola, in stile romanico si trovava all'interno dei bastioni. Ampliamenti vennero eseguiti alla fine del XII secolo dopo che l'edificio fu elevato al rango di chiesa parrocchiale tra il 1150 e il 1185. Per sopraelevare l'edificio furono aggiunte volte gotico-angioine e venne ricostruito il campanile.

La chiesa primitiva aveva una navata che aveva all'incirca le stesse dimensioni di quella odierna. Il transetto era stretto, aperto da un grande arco semicircolare ancora visibile con il campanile posto all'incrocio del transetto. Il coro comprendeva un'abside incorniciata da due absidiole.

Nel Cinquecento la chiesa venne ulteriormente ampliata fino al vecchio cimitero. A nord-ovest del coro tra il 1517 e il 1541 furono costruite a spese dei parrocchiani due cappelle in stile rinascimentale. Il conte di Laval aiutarono i parrocchiani con l'acquisto delle vetrate: Guy XVII de Laval e sua moglie regalarono nel 1542 "due belle finestre dipinte, una che rappresenta il sommo sacerdote Melchisedech che offre pane e vino ad Abramo, e l'altra la forte Giuditta". Simon de Heemsce realizzò per la chiesa due coperture in vetro, oggi scomparse: una nel 1543 su commissione di François de Laval che fece una donazione per una delle cappelle di recente costruzione, la seconda del 1556 per la finestra della cappella di Notre-Dame-de-Pitié.

La cattedrale ha pianta irregolare a croce latina. La navata ha mantenuto le dimensioni dell'XI secolo, ma è stata ampiamente modificata nel XII secolo, con l'aggiunta di volte gotiche. Rari sono i resti della chiesa dell'XI secolo e poche le tracce romaniche della cattedrale.

I portali del transetto sono gli elementi architettonici più notevoli. Quello cinquecentesco rivela il passaggio tra l'arte rinascimentale e lo stile classico. Conserva registri e ornamenti antichi, come colonne e trabeazioni corinzie, ma anche dettagli medievali, come l'arco romanico sopra la porta. Le nicchie erano originariamente occupate da statue in pietra rubate durante la Rivoluzione. Altre statue, fra cui la nostra, le sostituirono nel 1853 realizzate in terracotta di Agets vicino a Saint-Brice. Nel 2010 delle copie hanno le hanno sostituite nelle nicchie della cattedrale: raffigurano i santi Ambrogio, Leone, Bernardo, Agostino, Gregorio e Benedetto.