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PITTORI: Lütz e Elmpt

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

LUTZ e ELMPT

1909

Allensbach, chiesa di san Nicola

 

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La vetrata si trova nella chiesa di san Nicola ad Allensbach nella regione del Baden-Württemberg. La sua realizzazione risale all'anno 1909 da parte della bottega di Lütz e Elmpt di Costanza e raffigura sant'Agostino a mezzo busto nelle sue vesti episcopali con in testa la mitra e nella mano destra il bastone pastorale. Il santo ha il volto di un uomo maturo, avanti negli anni, con una folta barba riccioluta che gli copre completamente il mento. Attorno al capo un elegante e luminosa aureola ricorda simbolicamente la sua santità.

Nella mano sinistra Agostino regge un cuore fiammante trafitto da una freccia, simbolo iconografico comune nelle sue rappresentazioni, soprattutto in età barocca.

La loro presenza è stata dettata dalle parole stesse di Agostino in due suoi scritti:

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Come gran parte degli altri paesi che si affacciano nella regione del Lago di Costanza, anche gli abitanti di questa città hanno scelto come santo protettore il vescovo di Myra. Il dipinto sul soffitto nella chiesa parrocchiale di Allensbach lo presenta come il protettore dei marinai. Già nel XII secolo si trovava in questo luogo sulla riva del lago una cappella a lui dedicata. Allensbach apparteneva al monastero di Reichenau e costituiva l'approdo del traghetto dell'isola. I pescatori e gli agricoltori di Allensbacher dovettero dipendere dalla chiesa parrocchiale di San Pietro e Paolo a Niederzell, fino a quando istituirono la propria parrocchia nel 1486. Nel 1732, la chiesa fatiscente fu demolita e ricostruita in stile barocco nel 1735. Con la sua cupola a cipolla barocca, visibile da lontano, è diventata il simbolo di Allensbach.