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Sant'Agostino
MAESTRO GRECO
1964
Atene, Cattedrale della Santissima Trinità
Sant'Agostino
Questo interessante dipinto si trova nella cattedrale ortodossa della Santissima Trinità ad Atene. Costituisce uno dei rari esempi della raffigurazione di Agostino nel panorama iconografico ortodosso. L'artista ha espresso il santo seguendo i canoni artistici dell'arte bizantina, dove il santo è raffigurato di fronte con una postura ieratica. La mano destra esprime uno dei gesti sicuramente più diffusi nella simbologia pittorica che è quello del dire: chi tiene la mano destra con anulare e mignolo piegati, sta parlando. Questo gesto della mano parlante ha una variante diffusa nelle aree di influenza bizantina di identico significato, dove le punte di anulare e pollice si toccano fra loro, formando un anello.
Senza aprire bocca, Agostino parla mentre con la sinistra tiene aperto un libro; guidato dalla sua mano parlante, l’osservatore sa dove leggere le parole che il santo sta mutamente pronunciando. Dopo il Mille questa posizione delle dita ha assunto, nel mondo occidentale, il significato generale di benedizione. Il volto del santo presenta un Agostino giovane, dall'aspetto monacale con la tonsura sulla testa. I lineamenti del volto ricordano gli stilemi dell'arte bizantina antica e rendono con efficacia l'espressione mistica che accompagna la presenza del santo. Una grande aureola gli corona il capo, mentre un mantello episcopale ricorda la sua dignità di vescovo, quantunque manchino i consueti simboli che l'accompagnano. La presentazione "monacale" di Agostino è ulteriormente confortata dalla presenza della caratteristica tunica nera che contraddistingue l'Ordine che segue la sua regola e che lo considera suo Padre fondatore.
La cattedrale della Santissima Trinità è la cattedrale ortodossa e sede del metropolita del Pireo. Sorge al centro del Pireo e si affaccia sul porto.
La sua struttura attuale sostituisce un precedente edificio che sorgeva sul medesimo sito. La costruzione della primitiva chiesa venne avviata nel 1839 dal primo sindaco di Pireo e fu completata solo nel 1844. Nel corso della seconda guerra mondiale quella chiesa nel 1944 fu distrutta durante i bombardamenti aerei. Solo tre mesi dopo, sgombrati i detriti, venne edificata nello stesso luogo una cappella per soddisfare le esigenze religiose dei fedeli. Dopo 12 anni nel 1956 alla presenza dell'arcivescovo Doroteo di Atene, si diede avvio alla costruzione di una nuova chiesa in stile bizantino, su progetto dell'architetto Georgios Nomikos. A lavori ancora in corso nel 1964 il vescovo Procopio la consacrò.
L'architettura e le agiografie del tempio sono particolarmente interessanti.