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PITTORI: Jesús Pérez Marín detto "Bóregan"

Sant'Agostino e il bambino con la conchiglia

Sant'Agostino e il bambino con la conchiglia

 

 

JESUS PEREZ MARIN BOREGAN

1980-1990

Valladolid, Collegio sant'Agostíno

 

Sant'Agostino e il bambino con la conchiglia

 

 

 

Realizzato in resina policroma, questo gruppo di statue che raffigurano Sant'Agostino e il bambino con la conchiglia, si trova nel Colegio San Agustín a Valladolid. Sono opera di Jesús Pérez Marín detto "Bóregan".

L'attuale Collegio San Agustín a Valladolid, la capitale della Castilla y León, č stato fondato nel 1961 come Seminario della Madonna della Consolazione, con l'intenzione del Consiglio Provinciale di aprire un grande centro di accoglienza delle vocazioni che sarebbero nate nelle regioni centrali, settentrionali e nord-occidentali spagnole. I primi 120 seminaristi provenienti dal Seminario di San José de Lodosa in Navarra, hanno iniziato il corso nell'anno accademico 1961-1962. L'apertura ufficiale ha avuto luogo solo nel 1963.

Il gruppo scultoreo ricorda un celebre episodio leggendario legato alla ricerca del mistero della Trinitŕ che Agostino cercava di risolvere quando incontrň un Bambino sulla spiaggia che travasava dell'acqua in una buca con una conchiglia. In questa circostanza lo scultore ha raffigurato Agostino da monaco con in mano il cuore fiammante e il bastone pastorale. A lato alcuni libri ricordano la sua attivitŕ di scrittore e apologeta, su cui si alza la mitra episcopale.

Questa leggenda č stata studiata da L. Pillion in La Légende de s. Jérome in Gazette des Beaux-Arts del 1908. L'episodio che godrŕ di molta fortuna nella iconografia agostiniana riprende un testo della Lettera apocrifa a Cirillo che avrebbe scritto lo stesso Agostino. In un passo Agostino ricorda una rivelazione divina con queste parole: "Augustine, Augustine, quid quaeris ? Putasne brevi immittere vasculo mare totum ?".

Questa leggenda si troverebbe forse giŕ nel XIII secolo, sotto forma di exemplum, in uno scritto di Cesare d'Heisterbach (cfr. H. I. Marrou, Saint Augustin et l'ange, une légende médioévale, in l'Homme devant Dieu, Mélanges offerts au P. de Lubac, II, 1964, 137-149).

Questa leggenda sulla Trinitŕ soppiantň ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinitŕ. L'origine di questa tematica iconografica non proverrebbe dunque dalla agiografia medioevale quanto piuttosto dalla predicazione. P. Antonio Iturbe Saěz ha a sua volta proposto una possibile ricostruzione della sua origine: nel secolo XIII si scrivevano "exempla" per i predicatori e in uno di questi apparve questa leggenda applicata a un professore di scolastica di Parigi con un fine chiaramente morale: criticare la alterigia e la superbia dei teologi.

Ma come poi tutto ciň fu collegato ad Agostino ? Due possono essere le spiegazioni: primo che necessitava un protagonista alla storia stessa e Agostino era l'uomo adatto in quanto era considerato un sommo teologo. La seconda spiegazione sta nella diffusione del testo di un apocrifo in cui san Gerolamo (come č stato anticipato all'inizio) discute con Agostino sulle capacitŕ umane di comprendere il mistero divino. In ogni caso la prima volta che si incontra questa leggenda applicata ad Agostino corre nell'anno 1263. In margine va ricordata la disputa sul luogo dove si sarebbe svolto l'incontro tra Agostino e Gesů Bambino: sulla spiaggia di Civitavecchia o di Ippona ? Gli Eremitani e i Canonici si batterono a lungo sul tema, soprattutto perché ciascuno sosteneva che Agostino era stato il vero fondatore del loro Ordine religioso.

 

 

Jesús Pérez Marín

Piů noto come "Bóregan" questo artista scultore č nato nella cittŕ di Corella in Navarra nel 1951. Dopo il diploma di scuola superiore, a 17 anni ha iniziato a lavorare come incisore apprendista in un laboratorio nella sua cittŕ natale mentre studiava disegno, pittura e la modellazione. Ha poi ampliato le sue conoscenze e le abilitŕ nel ferro forgiato e frequentando la Scuola Ufficiale delle Arti e artigianato a Corella. Lavora in un proprio laboratorio dal 1979, installato accanto alle terme Fitero. Bóregan ha partecipato a numerose mostre ed esposizioni e ha dato un contributo interessante alla scultura pubblica spagnola. Molte delle sue opere si trovano in Navarra in diverse regioni spagnole, a Madrid e La Rioja.