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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
CALI' GIUSEPPE
1900-1910
Rabat, chiesa di san Paolo
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Questo dipinto del pittore siciliano Giuseppe Calì ci offre una immagine aulica del santo vescovo di Ippona. Agostino è seduto su un seggio episcopale e con la mano destre regge un voluminoso libro aperto sulle ginocchia. Il suo sguardo è rivolto al contenuto del libro che cattura tutta la sua attenzione. Il volto, dalla fluente barba nerastra, ha un aspetto di persona matura, nel pieno delle sue attività. In testa Agostino porta una elegante mitra, mentre il braccio sinistro e la mano sono leggermente alzati a voler indicare qualche cosa. La scena è austera e rende ragione alla autorevolezza della personalità di Agostino. L'opera è stata realizzata per la Cattedrale di San Paolo a Rabat. L'edificio, dopo il terremoto in Sicilia del 1693, ha sostituito la vecchia Cattedrale che subì danni irreparabili. In quella occasione si decise di costruire una nuova chiesa sui resti della precedente. I lavori furono completati nel 1705 su progetto di Gafà che la realizzò in uno stile barocco molto uniforme.
La chiesa è stata costruita sul luogo ove si ritiene che il governatore Publio avrebbe incontrato san Paolo dopo il naufragio della nave che lo trasportava a Roma. Attorno alla spianata e nelle immediate adiacenze sorgono pure l'Arcivescovado, che risale al 1642, il Seminario oggi adibito a Museo, il Tribunale e il Palazzo del Governatore di Gozo.
Molti degli arredi e delle decorazioni della vecchia cattedrale furono riutilizzati nella nuova costruzione: così è stato per la fonte battesimale del XV secolo; per il portale del XVI secolo, e per i dipinti di Mattia Preti. Fra questi emerge la sua famosa Conversione di San Paolo, posta dietro l'altare maggiore. I resti romani visibili di una vicina Domus Romana, rendono realistica l'ipotesi che il governatore romano avesse la propria residenza nei pressi dell'attuale Mdina. La tradizione cristiana individua nelle vicine catacombe di San Paolo il luogo dove San Paolo soggiornò a Malta.
L'edificio si presenta a croce latina, con un'ampia navata centrale e due laterali, dove sono disposte dieci cappelle. Interessante è il pavimento, composto da 300 lapidi tombali con le sepolture di nobili e religiosi. Alle pareti invece si trovano numerosi dipinti.
Giuseppe Calì
Figlio di genitori napoletani, Giuseppe nacque a La Valletta nel 1846. In gioventù studiò presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la direzione Giuseppe Mancinelli. Artista molto attivo e rapido nella sua produzione artistica, fu soprannominato forse per questo il "diavolo con il pennello" (ix-xitan tal-pinzell). Numerose sono le chiese maltesi che conservano qualche sua opera. E' noto anche per le decorazioni che realizzò nelle abitazioni private, fotografie di soggetti, miniature e ritratti. Riuscì a fondare la scuola moderna delle Belle Arti a Malta. Ebbe dieci figli, tra cui ricordiamo Ramiro Calì, pittore che seguì sulle orme paterne. Morì a La Valletta nel 1930.