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Battesimo di Agostino a Milano
ALDO CARPI
1927
Milano, Basilica di san Simpliciano
Battesimo di Agostino a Milano
Le vetrate della contro facciata della Basilica di San Simpliciano, realizzate nel primo Novecento su disegno di Aldo Carpi, rappresentano le Glorie del Carroccio. La loro presenza è giustificata dal fatto che la chiesa è legata alla memoria della battaglia di Legnano del 1176, vinta secondo la leggenda grazie al miracoloso intervento dei tre santi martiri dell’Anaunia (Martirio, Sisinnio ed Alessandro, che si erano posati in forma di colombe sull’antenna del Carroccio.
Fra queste vetrate, una scena raffigura S. Agostino che viene battezzato da S. Ambrogio.
Agostino è inginocchiato in preghiera davanti al vescovo Ambrogio che lo benedice con la mano destra.
Giunto il momento in cui dovevo dare il mio nome per il battesimo, lasciammo la campagna e facemmo ritorno a Milano. Alipio volle rinascere anch'egli in te con me. Era già rivestito dell'umiltà conveniente ai tuoi sacramenti e dominava così saldamente il proprio corpo, da calpestare il suolo italico ghiacciato a piedi nudi, il che richiede un coraggio non comune. Prendemmo con noi anche il giovane Adeodato, nato dalla mia carne e frutto del mio peccato. Tu l'avevi ben fatto. Era appena quindicenne e superava per intelligenza molti importanti e dotti personaggi.
AGOSTINO, Confessioni 9, 6, 14
Aldo Carpi
Aldo Carpi nasce a Milano nel 1886 Il padre, medico condotto, ha molti pazienti nel mondo degli artisti e così Aldo nel 1903, comincia a frequentare lo studio del pittore Stefano Bersani. Entra all'Accademia di Belle Arti di Brera nel 1906 dove è allievo di Cesare Tallone e di Achille Cattaneo assieme a Funi, Gola e Carrà. Importante, tra il 1911 e il 1913, è l'esperienza a Crevenna, presso Erba, accanto a don Brizio Casciola, che aveva allestito una casa per bimbi difficili e giovani problematici. Nel 1912 esordisce alle mostre di Brera e della Società per le Belle Arti. Nel 1914 espone alla Biennale di Venezia. Sposa nel 1917 Maria Arpesani dalla quale ha sei figli: Fiorenzo, Pinin, Giovanna, Cioni, Paolo e Piero.
Nel 1925 vince il Premio Principe Umberto e tra il 1928 e il 1930 esegue le vetrate per la basilica di San Simpliciano a Milano. Nel 1930 si assicura la cattedra di pittura all'Accademia di Brera, dove insegnerà fino al 1958. Nel 1934 inizia a lavorare alle vetrate per il Duomo di Milano e nel 1937 guadagna la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Parigi. Di origini ebraiche Carpi viene arrestato e deportato a Mauthausen e poi a Gusen, dove documenta la vita e la morte nel campo di concentramento con numerosi schizzi.
Rientrato in Italia nel 1945 diventa direttore dell'Accademia di Brera e l'anno successivo realizza il complesso di affreschi nella chiesa di Santa Maria del Suffragio a Milano. Nel 1948 riceve la nomina all'Accademia nazionale di San Luca di Roma e membro del Consiglio Superiore per le Belle Arti. Tra il 1953 e il 1954 realizza le vetrate per la cappella di Santa Teresa di Villa Clerici a Niguarda. Abbandonato l'insegnamento, tra il 1968 e il 1969 realizza sei grandi mosaici destinati alla Basilica dell'Annunciazione di Nazareth, per celebrare la visita in Terra santa con papa Paolo VI. Nel 1971 Garzanti pubblica il suo Diario di Gusen. Nel 1973 all'età di 86 anni, Aldo Carpi muore a Milano.