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PITTORI: Maestro cesenate

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa di Maestro cesenate a Cesena

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO CESENATE

1930

Cesena, chiesa di sant'Agostino

 

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Su un pilastro all'interno della chiesa di sant'Agostino a Cesena, si trova questa statua di S. Agostino, che venne collocata in questa posizione nel 1930, probabilmente in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del santo.

La statua raffigurato sant'Agostino come vescovo e Dottore della Chiesa in atto benedicente. Agostino indossa le vesti episcopali, con in testa la mitra. Lo accompagnano i simboli usuali nella sua iconografia: il libro e il bastone pastorale. Il suo viso, severo e maturo nell'età, si presenta con la consueta barba riccioluta grigiastra.

La raffigurazione di sant'Agostino in questa pittura è da collegare alla secolare devozione nutrita nei confronti del santo che si sviluppa in località Santa Maria del Butriolo con la predicazione di S. Giovanni Bono. Con lui sorse intorno al 1208 un convento di Giamboniti che seguivano la regola di S. Agostino. I frati si trasferirono in città dove fecero costruire una prima chiesa. Agli inizi del Quattrocento l'edificio venne completamente ricostruito e nuovamente modificato nel 1457, per volontà di Violante da Montefeltro, moglie di Novello. Tra il 1516 e il 1518 il pittore urbinate Girolamo Genga, seguace di Raffaello, giunge dai frati agostiniani per realizzare una colossale Disputa sull'Immacolata Concezione, di cui oggi resta a Cesena la sola Annunciazione. Nel 1748 i monaci decidono di ristruttura il complesso che assume l'aspetto attuale. Rotto l'accordo con G. A. Landi, il nuovo progettista è Luigi Vanvitelli che avvia i lavori nel 1752, per concluderli nel 1763. Fu ristrutturato anche il convento su progetto di N. Fagioli e supervisione di Azzolini. Nel 1777, dopo 25 anni di lavori, la chiesa fu infine consacrata. Per effetto delle soppressioni napoleoniche il convento scomparve e la chiesa divenne parrocchiale. Attualmente è stata incorporata nella Parrocchia del Duomo. La facciata è incompiuta mentre l'interno si presenta a pianta longitudinale, con tre cappelle per lato.