Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Maestro di Dublino

PITTORI: Maestro di Dublino

Sant'agostino giovane, statua all'entrata della chiesa di sant'Agostino a Dublino

Agostino mostra la sua regola

 

 

MAESTRO DI DUBLINO

1900-1940

Dublino, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino mostra la sua regola

 

 

 

Questa statua si trova all'entrata della chiesa dublinese dei santi Agostino e Giovanni Battista. Questa chiesa conserva al suo interno una serie di memorie artistiche agostiniane di grande interesse sia per il numero che per la qualità delle opere. La chiesa sorge in Thomas Street a Dublino e venne commissionata nel 1860 agli architetti George Coppinger Ashlin e E.W. Pugin: Inaugurata nel 1874, è stata progettata secondo uno stile influenzato dall'architettura francese e costituisce uno dei progetti di maggior successo di questi due architetti. L'edificio digrada verso il fiume, cosicché mentre l'ingresso della chiesa si trova a livello della strada, la navata ed il coro risultano considerevolmente sopraelevati rispetto alle strade che li circondano. L'effetto è ulteriormente amplificato dall'altissima guglia.

Questa chiesa è stata dedicata ai santi Agostino e Giovanni Battista, ma popolarmente è conosciuta come la chiesa di san Giovanni corsia, poichè venne costruita sul sito dell'Ospedale di San Giovanni, fondato nel 1182. Il campanile della chiesa, la cui altezza è di 61 metri, è il più alto della città.

L'interno della chiesa possiede una serie impressionante di vetrate che narrano episodi della vita di Agostino, della Vergine e di santi. Le vetrate dell'abside sono di Franz Mayer and Co. di Monaco, una famosa impresa tedesca, con sede a Monaco di Baviera, attiva nel campo delle arti decorative per ben centocinquant'anni. L'azienda è stata molto popolare alla fine dell'Ottocento come principale fornitrice di vetrate artistiche alle grandi chiese cattoliche in tutto il mondo, avendo anche il benestare della Santa Sede. In Irlanda, in particolare, ha curato l'allestimento di ben nove chiese cattedrali (Derry, Carlow, Kilmore, etc.) e di almeno una cinquantina di chiese minori.

Le finestre vicine all'altare di Rita sono state realizzate dallo studio Harry Clark e le finestre vicino il Santuario della Madonna sono un capolavoro di Michael Healy.

All'entrata principale della chiesa si trova questa statua di Agostino, alla cui base sta la scritta che lo riconosce assieme alla invocazione Pray for us. Lo scultore ha immaginato un Agostino molto giovane, dal viso espressivo e sicuro di sé, con in mano una matita con cui ha vergato l'incipit della sua regola sul libro che tiene in mano. Il santo indossa la tunica nera dei monaci agostiniani e sul petto porta una croce.

 

L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.

Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.

L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.

Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.