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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Maestro di FlavignyPITTORI: Maestro di Flavigny
Agostino vescovo e cardioforo
MAESTRO DI FLAVIGNY
XX secolo
Flavigny, Abbazia di San Giuseppe de Clairval, cappella di S. Angela
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
La vetrata riproduce un bel sant'Agostino che reca nella mano sinistra un cuore fiammante e nella destra una copia del suo celeberrimo Libro De Civitate Dei. Ha un viso di persona adulta con una folta barba riccioluta, stempiato e dallo sguardo estatico rivolto al mistero della divinità. L'opera si trova nella cappella di S. Angela nella Abbazia di Saint Joseph de Clairval a Flavigny. Questa Abbazia, posta nella diocesi di Digione, in Francia, è dimora di una comunità di monaci che oggi vivono secondo la Regola di San Benedetto.
L'Abbazia San Giuseppe di Clairval sorge a Flavigny-sur-Ozerain, un villaggio medievale della Borgogna che, dal VII secolo fino alla Rivoluzione, fu sede di un'abbazia benedettina. Di tale famosa abbazia rimangono solo gli edifici del XVIII secolo, ed una splendida cripta carolingia. Fondata in Svizzera nel 1972, l'Abbazia San Giuseppe di Clairval si è trasferita nel 1976 a Flavigny, nell'ex Seminario Minore. Per ricordare i suoi primi anni in Svizzera, l'Abbazia conserva il nome di Clairval. Nel 1988, in occasione della festa della Presentazione del Bambino Gesù al Tempio, la comunità ottenne il riconoscimento canonico dal vescovo di Digione in qualità di monastero benedettino di diritto diocesano.
Nel 1992, il monastero viene eretto ad abbazia su richiesta della Santa Sede e, il 21 marzo dello stesso anno, si svolse la benedizione abbaziale del fondatore, Padre Augustin Marie Jolyo.
Gli Edifici occupati attualmente dai monaci dell'Abbazia risalgono ad alcuni secoli scorsi. Nel 1700, Claude Couthier, Marchese di Souhey, fece costruire un palazzo privato. Alla morte del Marchese, il castello viene ereditato da vari proprietari; le suore Orsoline, installate a Flavigny fin dal 1632, lo comprarono nel 1829. Gli edifici si accrebbero, secondo le necessità delle monache, e incorporarono il castello del 1700. Nel 1906 fu emesso il decreto di espulsione dalla Francia di monaci e suore. Qualche mese dopo, il seminario minore diocesano si stabilì a Flavigny, dove rimase fino al 1967 prima di rientrare nel 1976 nella storica sede.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3