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PITTORI: Jordan Koller

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

KOLLER JORDAN

1913

Schwarzenberg am Böhmerwald, chiesa di san Giovanni Nepomuceno

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La statua è ospitata nella chiesa parrocchiale di Schwarzenberg am Böhmerwald e raffigura sant'Agostino. L'opera risale al 1913 e fu eseguita dallo scultore Jordan Koller per la chiesa locale di san Giovanni Nepomuceno.

La struttura della statua  comprende vari attributi iconografici del santo vescovo di Ippona: innanzitutto indossa gli abiti episcopali, in testa porta la mitra e la punta della mano destra regge il bastone pastorale. Il volto del santo presenta la solita fluente barba riccioluta che copre le guance e si allunga fino al petto.

Nella mano destra il santo regge un gran libro aperto, simbolo della sua produzione letteraria dottrinale. Con la mano sinistra porta ben in evidenza il cuore fiammante, ulteriore simbolo che identifica il santo, che fu diffuso soprattutto dall'arte barocca.

Ai suoi piedi si erge un angioletto-bambino che pare ricordare il celebre episodio della ricerca del mistero della Trinità da parte di Agostino, che incontra un bambino sulla spiaggia. Dal loro colloquio Agostino comprende la inadeguatezza della sua intelligenza a comprendere il mistero divino.

 

Lo stile architettonico della chiesa risente del gusto giuseppino con la tipica navata centrale costituita da tre campate, sormontat da cupole piatte. L'arco trionfale dietro il presbiterio è leggermente retratto. Il lato nord della sacrestia è collegato con l'oratorio sovrastante. Al 1784 risale la fondazione della parrocchia e la deposizione della pietra per la nuova chiesa, per la canonica, la scuola parrocchiale e il cimitero. Nel 1786 venne celebrata la prima Messa, quando la chiesa era ancora senza torre.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.