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PITTORI: Maestro di Lione

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI LIONE

1912

Lione, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

All'esterno, sulla facciata d'entrata della chiesa di sant'Agostino a Lione, è ben visibile sopra il portale d'ingresso una statua dedicata al santo vescovo di Ippona, che lo ritrae nelle sue vesti episcopali seduto su un trono in atteggiamento benedicente con la mano destra, mentre con la sinistra regge un cuore fiammante. Con la mitra in testa, il santo ha un aspetto ieratico e una posa che lo colloca al di fuori di ogni orizzonte temporale. Il suo viso non la la solita barba, anzi ha un aspetto una matura giovinezza.

 

Gli Agostiniani Scalzi decisero di stabilirsi nella città di Lione e di costruire un convento dal 1624. L'arcivescovo Denis de Marquemont scrisse nel 1628: "Avendo riconosciuto che gli abitanti del posto di Croix-Rousse furono privati ​​dell'aiuto spirituale a causa della loro lontananza dalle loro parrocchie che sono rinchiuse nella città [...] concediamo di fondare agli Agostiniani nel luogo sopra menzionato e, al fine di mantenerli, di avere la chiesa dedicata al glorioso san Denis, apostolo di Francia."

La chiesa di sant'Agostino e la relativa parrocchia furono costruite con l'arcivescovo cardinale de Bonald, su mandato di Luigi Napoleone Bonaparte nel 1851, con lo scopo di sostenere i lavoratori e lo sviluppo industriale di questo sobborgo di Lione. Assieme alle parrocchie di Saint-Denis (1803), Saint-Charles-de-Serin (1824) e S. Eucherio (1840) e alle quattro parrocchie del Buon Pastore, San Bernardo, San Bruno e S. Policarpo, anche quella di S. Agostino nasce per formare una cornice religiosa a favore dei Canuts. La dedicazione a sant'Agostino ricorda una più antica presenza agostiniana sul pianoro Croix-Rousse che nel 1624, hanno costruito l'attuale navata della chiesa di St-Denis, che divenne chiesa parrocchiale con la Rivoluzione. La attuale chiesa è stata edificata dall'architetto Agostino Chomel nel 1910-1912 su un terreno acquistato nei primi anni 1880. Dietro una facciata caratterizzata da un portale romanico con timpano decorato con un mosaico e sormontata da una statua del Vescovo di Ippona, si nasconde un edificio semplice, che secondo le intenzioni dell'architetto Chomel "richiama la forma basilicale della Chiesa primitiva, di cui S. Agostino è stato il grande medico." All'esterno, sulla facciata d'entrata, c'è una statua dedicata al santo vescovo di Ippona, mentre all'interno un affresco dell'abside di Philip Repelin raffigura Cristo circondato da S. Agostino e sua madre, Monica, in preghiera. In una cappella del transetto si ammira anche un quadro di Pierre-Louis Cretey, raffigurante sant'Agostino e il bambino in riva al mare realizzato verso il 1684, dove il vescovo di Ippona, cercando di svelare il mistero della Trinità, scopre l'inutilità del suo tentativo.