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PITTORI: José Sánchez Lozano

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

LOZANO JOSE' SANCHEZ

1940-1960

Fuente Alamo, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Sant'Agostino è il patrono di Fuente Alamo de Murcia, un comune spagnolo di circa 15000 abitanti situato nella regione naturale di Campo de Cartagena nella comunità autonoma di Murcia.

La statua in legno policroma qui riprodotta si trova nella chiesa di Fuente e raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa in abiti pontificali con in testa la mitra e nella mano sinistra il bastone pastorale. E' opera dello scultore spagnolo José Sánchez Lozano (1904-1995).

Il santo è vestito con una tunica beige, decorata con tre fasce d'oro ai suoi piedi. Sopra la tunica, c'è un mantello rosso con un bordo d'oro. Sul retro è rosa e liscia. Con la mano destra accenna ad una benedizione rivolta a tutti i fedeli.

L'aspetto del volto è alquanto giovanile con una folta barba nera che gli copre tutto il viso.

La chiesa dedicata a sant'Agostino cominciò ad essere costruita nel 1545 su un terreno che apparteneva alla città di Lorca. L'edificio venne consacrato nel 1582 e nel 1621 venne completata la prima parte della torre. La decorazione della facciata risale al 1783 e, nel 1963, venne aggiunto il secondo corpo alla torre. Fuente Alamo de Murcia è un paese che incominciò a formarsi verso il 1500 a fianco di un burrone. Sostanzialmente era un paese di pastori e di contadini, che riuscì ad ottenere l'indipendenza nel 1700 quando re di Spagna era Carlo II. Il paese sorge in una valle circondata dalle montagne di Algarrobo e Pinilla.

La grande festa patronale della città, che si trova nella regione della Murcia, si celebra il 28 agosto, in onore del suo patrono Sant'Agostino.

La chiesa si trova proprio al centro di Fuente Alamo, e il suo campanile domina l'orizzonte, al di sopra degli edifici che attraversano il cuore della città. La chiesa è stata costantemente ristrutturata in vari momenti della sua storia: l'ultima ristrutturazione riguarda il campanile e risale al 1960. Nel 2011 la piazza e le zone circostanti la chiesa vennero rimodellate per creare una nuova zona pedonale.

Sopra l'entrata barocchetta della chiesa si sviluppa una fascia dove trova posto una nicchia che presenta alla devozione dei fedeli la figura di sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

José Sánchez Lozano

Nacque nel 1904 ad Alicante di Pilar de la Horadada, nella casa dove oggi c'è una lapide lo commemora. Ad Alicante trascorse l'infanzia ma sarà a Murcia, che lo avrebbe ospitato fin dall'età di dodici anni, che proseguirà i suoi studi. Trasferitosi a Madrid, diventa discepolo di Piani di José un altro scultore di Murcia. A diciassette anni, grazie a una borsa di studio, entrò alla Scuola di Belle Arti di San Jorge a Barcellona, dove rimase fino al 1928, quando decise di ritornare a Murcia. Tra il 1945 e il 1955 ha insegnato presso la Scuola di Arti e Mestieri di questa città, ricevendo numerosi premi. Ricordiamo la medaglia d'oro dell'Accademia di Arte e lavoro italiano (1980), il Laurel de Bellas Artes de Murcia (1982) e la Medaglia d'Oro della Société Academique d'Istruzione e d'Incoraggiamento di Parigi (1986). Venen anche nominato cavaliere dall'Onorevole Ordine di San Anton Ducale Orihuela. Morì nella sua città natale, Pilar de la Horadada, nel 1995.