Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Maestro di Makinabang

PITTORI: Maestro di Makinabang

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI MAKINABANG

1942

Baliuag, chiesa di Nostra Signora del Santissimo Rosario

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua di sant'Agostino si trova nella chiesa parrocchiale di Nostra Signora del Santissimo Rosario, comunemente conosciuta come chiesa di Makinabang. È una delle quattro parrocchie cattoliche romane del comune ed è la meta di una delle più grandi processioni che ogni anno si svolge il 7 ottobre. Le altre parrocchie di Baliuag nelle vicinanze sono la chiesa di Sant'Agostin, Parrocchia della Sacra Famiglia (Tangos)e la Madonna del Monte Carmelo (Sabang).

Prima che Filippine diventassero una colonia spagnola (1521-1898), Makinabang era già il più grande quartiere di Baliuag. Quando i frati spagnoli, in particolare gli agostiniani, fondarono in città la chiesa di sant'Agostino nel 1733, un meticcio spagnolo introdusse la lavorazione della canna da zucchero con una macchina a legna per la zona. La macchina estrasse anche la melassa, che gli abitanti del villaggio mescolarono con il loro caffè e altri cibi. I nativi chiamarono la macchina maquina e abrang da cui nacque la definizione Makina-bang e, infine, Makinabang.

La chiesa fu costruita nel 1941 ed è dedicata a Nuestra Señora del Santísimo Rosario. La Madonna del Rosario, conosciuta anche come "Madonna del Santo Rosario", è un titolo attribuito alla Beata Vergine Maria. La devozione nacque nll'anno 1571, quando Papa Pio V istituì "Madonna della Vittoria" come festa annuale per commemorare la vittoria nella battaglia di Lepanto.

Il santo è raffigurato nella forma più tradizionale della iconografia come santo vescovo e Dottore della Chiesa. Agostino porta in testa una preziosa mitra, mentre nella mano destra regge il bastone pastorale. Con la mano sinistra tiene nel palmo un libro sopra cui è poggiato un modello di chiesa con campanile.

 

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6