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PITTORI: Maestro di Mendez

Monica madre di Agostino

Santa Monica madre di Agostino

 

 

MAESTRO DI MENDEZ

1950-1980

Mendez, chiesa di sant'Agostino

 

Santa Monica madre di Agostino

 

 

 

Questa bella vetrata che raffigura santa Monica, la madre di Agostino, si trova nella chiesa di sant'Agostino a Mendez nelle Filippine.

La santa ha un aspetto ancora giovanile con una intensa espressione di pienezza spirituale. Indossa l'abito delle monache agostiniane, secondo una consuetudine iconografica di antica data. In testa porta il velo circondato da un nimbo giallo dei santi. La vetrata particolarmente luminosa esalta i tratti del viso abbozzati con maestria.

La scritta ST. MONICA specifica ulteriormente l'identità della santa, madre di Agostino.

 

La chiesa appartiene alla diocesi di Imus che è una sede suffraganea dell'arcidiocesi di Manila. Questa diocesi comprende la provincia filippina di Cavite ed ha la sua sede vescovile a Imus, dove si trova la cattedrale di Nostra Signora del Pilar. La diocesi è stata eretta nel 1961 con la bolla Christifidelium consulere di papa Giovanni XXIII, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Manila e dalla diocesi di Lipa: attualmente è suddivisa in 46 parrocchie.

 

La madre di Agostino viene spesso raffigurata nell'iconografia agostiniana, da sola o assieme al figlio. Ella partecipa a scene fondamentali, come l'estasi di Ostia, la partenza da Cartagine o il soggiorno milanese e poi a Cassiciaco. La ritroviamo ancora assieme ai monaci ed ella stessa monaca o vestita da monaca mentre illustra la regola agostiniana nella versione femminile. Toccanti sono pure le scene che la vedono in azioni caritative. Con Agostino lasciò Milano diretta a Roma, e poi a Ostia, dove affittarono una casa, in attesa di una nave in partenza per l'Africa. Fu un periodo carico di dialoghi spirituali, che Agostino ci riporta nelle sue Confessioni. Lì si ammalò, forse di malaria, e in nove giorni morì, all'età di 56 anni. Drammatiche e toccanti sono le rappresentazioni della sua morte a Ostia. Di lei Agostino offre una biografia stupenda nella parte finale del libro IX delle Confessioni.

 

Finalmente guadagnò a te anche il marito, già quasi al limite estremo della vita temporale: e in lui che ormai era credente non rimpianse ciò che aveva tollerato nel miscredente. Era poi la serva dei tuoi servi. Chi di loro l'aveva conosciuta, in lei rendeva lode e onore e amore a te, sentendo nel suo cuore la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita consacrata a te. Era stata la moglie d'un solo uomo, aveva reso ai genitori il bene ricevuto, aveva retto con devozione la sua casa, a testimonio aveva le sue buone opere. Aveva allevato dei figli, partorendoli di nuovo ogni volta che li vedeva allontanarsi da te. Infine di tutti noi, Signore, che possiamo per tuo gratuito favore dirci servi tuoi, e ricevuta la grazia del tuo battesimo vivevamo già in una nostra comunità, al tempo in cui ancora lei non s'era addormentata in te, di tutti noi si prese cura quasi fossimo tutti figli suoi, e quasi fosse figlia di noi tutti ci servì.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 22