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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Nino NespoliPITTORI: Nino Nespoli
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
NINO NESPOLI
XX secolo
Sormano, chiesa di S. Ambrogio
Sant'Agostino e sant'Ambrogio
Non si conoscono con precisione le origini della chiesa, anche se è presumibile che il campanile abbia fondazioni medioevali.
La chiesa fu ricostruita nel 1762 e anche gli altari risalgono a quell'epoca.
La volta della nave è stata decorata nel secolo XX con tre grandi quadrature contornate da cornici a stucco. Ciascuno degli affreschi reca la firma dell'autore: Nino Nespoli.
La prima scena illustra il miracolo delle api nel cortile del pretorio è la culla con le api sciamanti sopra il piccolo Ambrogio, lì adagiato, stanno da un lato il padre e la madre del futuro vescovo con la figlioletta Marcellina. Dall'altro lato si scorge l'ancella atterrita. Il secondo riquadro mostra la conversione di sant'Agostino con il vescovo Ambrogio seduto che accoglie e conforta Agostino catecumeno.
La scena si svolge in un ambiente aperto che assicura maggiore visibilità alla scena centrale.
L'ultima scena raffigura il trionfo di Ambrogio trasportato verso la gloria divina da un tripudio di angeli, alcuni musicanti, altri in atto di tenere il pastorale lo staffile del santo.
A Milano incontrai il vescovo Ambrogio che dispensava continuamente al popolo la sostanza del tuo frumento, la letizia del tuo olio e la sobria ebbrezza del tuo vino. A lui ero guidato inconsapevole da te, per essere da lui guidato consapevole a te.
AGOSTINO, Confessioni 5, 13, 23
Era allora vescovo di Milano Ambrogio.
JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea
Il grande incontro tra Ambrogio e Agostino, l'ex funzionario romano nato in Germania (Treviri) ed eletto vescovo per volere del popolo e dello stesso potere imperiale che voleva Milano, città importantissima e sede dell' imperatore, ben presidiata da uno dei migliori funzionari dell' impero, ed il giovane retore africano, uno degli incontri più densi di significato e di conseguenze della storia, non avviene a Milano per caso.
«Et veni Mediolanum ad Ambrosium episcopum», venni appositamente a Milano per ascoltare il vescovo Ambrogio, scriverà Agostino, ritornato nella sua Africa, segnato indelebilmente da Milano e da Ambrogio.