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Agostino ai piedi della Vergine col Bambino
MAESTRO CORSO
1900-1910
Olivese, chiesa di sant'Agostino
Agostino ai piedi della Vergine col Bambino
Nell'ovale l'artista ha raffigurato sant'Agostino ai piedi della Vergine che tiene fra le braccia il Bambino. La scena ha una struttura ben articolata dove Agostino, a destra, offre il suo cuore fiammante come segno di incommensurabile amore. Il Bambino, il cui capo è illuminato da un'aureola, volge lo sguardo verso la Madonna ma con la mano destra impugna una freccia con cui trafigge il cuore che Agostino sta offrendo.
La scena riprende pertanto un soggetto iconografico che vuole Agostino ferito dall'amore di Cristo. Questo soggetto già trattato nel Trecento prende spunto da una brano delle confessioni dello stesso Agostino:
"Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?"
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3
Agostino indossa i paramenti episcopali, è inginocchiato, non porta la mitra in testa, mentre il bastone pastorale è confinato dietro lo scrittoio, dove è aperto in bella mostra un grande libro, che ricorda quanto Agostino abbia scritto a difesa della dottrina della Chiesa. Il volto del santo ha un aspetto ancora giovanile, con una folta barba scura e il capo circondato dal nimbo dei santi. La scena è ambientata in una stanza, che si ravviva per l'apparizione in una nuvola della Vergine con il Bambino. L'aspetto celestiale è irrobustito dalla presenza di due angioletti in alto che fra le nuvole assistono alla scena.
La chiesa di Olivese è stata costruita nel 1894 secondo i progetti e la direzione di Jean-Paul Pajanacci e dell'impresa edile Pierre Santamaria. Al suo interno oltre a una statua di sant'Agostino è presente anche una statua di sant'Ermete (Hermes), centurione romano martire decapitato probabilmente nel 216 che festeggiato nello stesso giorno di Agostino. In Corsica è noto un sant'Armettu, nella regione del Valinco (distretto di Sartène), nei comuni di Fozzano e Olmeto. Questo luogo ha dato il nome ad un vino pregiato, la cui azienda produttrice etichetta un "eremita guaritore che conosceva le piante".