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Agostino, san Nicola da Tolentino e san Giovanni Battista
SALERNO G. B.
1956
Milano, Santuario di Santa Rita
Agostino, san Nicola da Tolentino e san Giovanni Battista
Il mosaico si trova in una lunetta che sovrasta il portale di ingresso del Santuario di santa Rita alla Barona a Milano. La scena raffigura sant'Agostino vescovo assieme a san Nicola da Tolentino e a san Giovanni Battista. Agostino regge con la mano sinistra sia il bastone pastorale sia un grosso libro chiuso dalla copertina rossa che indica la sua fedeltà alla dottrina cattolica. il suo viso presenta i tratti tipici della persona anziana, con una folta barba bianca che gli scende fino al petto. Con la mano destra abbozza una specie di benedizione. L'origine del Santuario di S. Rita di Milano è legata al progetto degli Agostiniani della Provincia Ligure di ritornare a Milano, una città che è stata un po' la culla del loro Ordine.
A Milano Agostino ricevette il battesimo dalle mani di Ambrogio nel 387 e da Milano arriva il beato Lanfranco Settala († 1264), che fu il primo Priore Generale dell'Ordine degli Eremitani di S. Agostino. A Milano gli agostiniani possedevano il convento e la Chiesa di san Marco fin dal 1230 e nel 1445 fondarono il convento e la chiesa dell'Incoronata. Nell'anno 1500 presero possesso della chiesa della Consolazione. Le soppressioni degli ordini religiosi nel 1782 allontanerà gli agostiniani da Milano per quasi due secoli, fino al 1939 quando il Beato Alfredo Ildefonso cardinal Schuster, arcivescovo di Milano, benedisse e posò la prima pietra del Santuario S. Rita. I lavori proseguirono in tempo di guerra, fu costituita la prima comunità religiosa agostiniana e venne eletto il primo priore p. Angelo Beltramelli.
Il santuario, progettato dall'ing. Giuseppe Invitti, si presenta imponente nella sua forma basilicale con pianta a croce latina e ben tre navate. La facciata, completata nel 1956, e' caratterizzata da un grande arco centrale. Le lunette che sovrastano i portali d'ingresso sono abbellite da mosaici dell'artista G. B. Salerno, mentre il portone in bronzo è opera dello scultore agostiniano P. Stefano Pigini. Vi ha descritto la vita di santa Rita prima di entrare in monastero racchiudendola nelle scene del fidanzamento, matrimonio, vita familiare e lavori domestici. L'interno è ricco di mosaici, eseguiti dalla ditta S. Sgorlon su cartoni dell'agostiniano belga P. Leo Coppens tra il 1960 e il 1965. Nel 2000 e' stato consacrato il nuovo altare e inaugurato il presbiterio.