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PITTORI: Ko Sarneel

Sant'Agostino

Sant'Agostino

 

 

KO SARNEEL

1958-1960

Eindhoven, Augustijns Instituut

 

Sant'Agostino

 

 

 

Ko Sarneel ha dipinto questo Agostino 'Sancte Agostino OPN [ora pro nobis]", un olio su tela, nel periodo 1958-1960. Scultore e pittore Ko Sarneel (1920-2012) ha ricevuto nel 1949 ad Amsterdam, l'argento del Prix de Rome nella categoria della pittura libera.

Alla fine degli anni Cinquanta si trasferì a Limburg dove diventò docente presso la Jan van Eyck Academy di Belle Arti di Maastricht. Alla sua fama ha concorso anche la sua attività di critico d'arte. Sarneel, nato a Kite, ha vissuto dal 1930 al 1945 a Eindhoven, dove soggiornò grazie all'aiuto dell'Augustinianum. Finita la guerra si trasferì ad Amsterdam. Il piccolo dipinto che raffigura Agostino è di proprietà dell'Istituto agostiniano di S. Monica per cui l'opera è stata fatta. L'immagine che Sarneel ha realizzato ricorda molto da vicino l'affresco del VI secolo conservato in Laterano che raffigurerebbe il vero volto di Agostino.

Una figura snella, più adatta ad piccolo uomo, con il viso largo e crescente: questa la proposta artistica di Sarnell che ha aggiunto uno guardo penetrante ancorché nervoso, con la testa sempre scoperta e rasata, senza barba. Agostino è stato vestito con una tunica di lino scuro con maniche o involucro, di colore scuro.

 

Agostino visse e viaggiò in Nord Africa probabilmente con abiti simili; un uomo importante, certamente, ma in abiti normali. Egli non ha fatto nulla per distinguersi.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.