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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Maestro di SuffernPITTORI: Maestro di Suffern
Agostino cardioforo
MAESTRO DI SUFFERN
1960
Monastero di Tagaste a Suffern, New York
Agostino cardioforo
La statua si trova nei giardini del monastero di Tagaste a Suffern (New York). Il monastero è amministrato dagli Agostiniani Recolletti, che sono nati nel 1588 dopo il Consiglio di Toledo. Questa famiglia agostiniana è presente nelle Americhe dal 1944 quando è stata creata la provincia degli Agostiniani Recolletti negli Stati Uniti, nel Messico e nei Caraibi. La fondazione del monastero di Tagaste risale al 1952 e la sua denominazione è stata scelta con l'intento di onorare Agostino e il luogo della sua nascita. Il monastero è una casa o un seminario di formazione per la provincia agostiniana. I seminaristi vi restano almeno per 6 anni, dopo un anno da postulanti al Priorato di Oxnard e un anno di noviziato a Monteagudo, Navarra, in Spagna. Il servizio pastorale dei monaci recolletti include varie parrocchie nella California del sud e l'area metropolitana de New York come anche i conventi locali, le case di cura e l'ospedale del buon Samaritano a Suffern. La statua di Agostino ci presenta il santo con alcuni suoi caratteristici attributi: è vestito da vescovo, con la mano sinistra regge un libro e il bastone pastorale. Con la mano destra alza un cuore fiammante. Il viso di Agostino è serioso, lo sguardo profondo e penetrante: una folta barba e baffi gli coprono le guance e il mento. Un ampio mantello lo ricopre con semplicità ed austerità.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3