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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Novecento: Pittore bergamascoPITTORI: Pittore bergamasco
Sant'Agostino e il de Civitate Dei
PITTORE BERGAMASCO
1900-1950
Valtesse, Decorazione pittorica della casa parrocchiale
Sant'Agostino e il de Civitate Dei
La pittura fa parte della decorazione pittorica della casa parrocchiale. Realizzata con la tecnica a tempera su intonaco, l'opera nasce nell'ambito culturale ed artistico bergamasco del secolo XX.
Valtesse è un quartiere della città di Bergamo, appartenente alla Terza Circoscrizione del Comune di Bergamo. Valtesse era un borgo agricolo di antica origine. In età napoleonica (1809-1816) fu aggregato alla città di Bergamo, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. All'Unità d'Italia (1861) il comune di Valtesse contava 1.005 abitanti. Valtesse venne aggregata definitivamente alla città di Bergamo nel 1927.
In questo dipinto Agostino, raffigurato con l'aspetto di una persona anziana dalla folta barba bianca, è stato ritratto come vescovo: in testa ha la mitra, mentre con la mano destra abbozza una benedizione all'osservatore. Con la mano sinistra regge il pastorale e un libro chiuso che porta dl'intestazione De Civitate Dei. Quest'opera fu scritta da Agostino dopo il Sacco di Roma da parte dei visigoti guidati da Alarico I nel 410, un evento che sconvolse il mondo romano ovvero. Agostino apprese la notizia mentre faceva la spola tra Ippona e Cartagine, dove si stava svolgendo un concilio. Presto gli arrivarono alle orecchie le accuse dei pagani contro il Dio cristiano che non aveva saputo difendere l'Urbe, ed assistette all'arrivo dei profughi con i loro racconti drammatici.
L'eccezionalità dell'evento lo sollecita a riflettere sul senso della vita e della storia. E nel 412 intraprende un'opera che lo impegnerà per una dozzina di anni e che diventerà uno dei pilastri della cultura occidentale. L'opera appare come il primo tentativo di costruire una visione organica della storia dal punto di vista cristiano, principalmente per controbattere le accuse della società pagana contro i cristiani.