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PITTORI: Maestro di Alassio

La facciata della chiesa di Alassio con le statue della Vergine, sant'Agostino e sant'Ambrogio

La facciata della chiesa con le statue della Vergine, sant'Agostino e sant'Ambrogio

 

 

MAESTRO DI ALASSIO

1896

Alassio, chiesa di sant'Ambrogio

 

Agostino, Ambrogio e la Vergine

 

 

 

Tre statue adornano il frontone della chiesa di sant'Ambrogio ad Alassio all'interno di nicchie separate da lesene ed archi. Al centro troviamo la Vergine Maria ed ai suoi lati i santi Agostino ed Ambrogio, entrambi con i loro attributi episcopali, mitra in testa e bastone pastorale fra le mani. La facciata della chiesa conserva altri riferimenti alla figure di Agostino e di Ambrogio. La conversione di Agostino a Milano e il suo battesimo ad opera di Ambrogio furono due episodi che sono rimasti indelebilmente nella storia della chiesa ambrosiana, che in Liguria ha goduto di una ampia popolarità, anche per la presenza da tempo in loco di una colonia di Milanesi. Costoro vi erano arrivati a causa dell'invasione dei Longobardi ariani nel VI secolo quando molte famiglie di Milano, per sfuggire alla ostilità degli invasori, si erano rifugiate in Liguria assieme allo stesso arcivescovo di Milano.

La chiesa medioevale di sant'Ambrogio venne atterrata verso la metà del Quattrocento e sullo stesso luogo fu iniziata la costruzione della nuova chiesa. I lavori si protrassero fino al 1507 quando la chiesa fu consacrata ed aperta al culto. Questo avvenimento era ricordato da una lapide murata sulla seconda colonna di sinistra della chiesa, che tuttavia è scomparsa probabilmente in seguito alla trasformazione settecentesca dell'interno della chiesa. Il canonico Paredi ne ha trascritto il testo: HOC OPUS FUIT FACTUM TEMPORE MASSARIORUM IOHANNIS BOGLIORII, PETRI NATERII, PETRI FIGNONI ET GALEOTI ROMANI, 1507 (quest'opera venne fatta al tempo dei massari Giovanni Bogliolo, Pietro Nattero, Pietro Fignone e Galeotto Romano, 1507). La chiesa quattrocentesca fu edificata in stile romanico, così come il campanile. Agli inizi del Seicento papa Paolo V elevò la parrocchia in Collegiata con la presenza di dieci preti col titolo di canonici.

Nel Settecento l'interno romanico fu trasformato secondo il gusto barocco imperante e furono aggiunte alla chiesa le cupole. L'esterno restò romanico fino al 1896, quando venne realizzata l'attuale facciata.