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PITTORI: Maestro di Angeles

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI ANGELES

1877

Angeles, chiesa del Santo Rosario

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa bella statua che raffigura sant'Agostino si trova nella chiesa del Santo Rosario, popolarmente chiamata dagli abitanti del posto "Pisambang Maragul" (la "grande chiesa") che si trova nell'epicentro della città vecchia di Culiat, ora Angeles nelle Filippine.

La statua ci presenta un Agostino nelle sue tradizionali vesti episcopali. nella mano destra regge una croce, mentre nella mano destra tiene un libro su cui è appoggiato un cuore fiammante.

In testa porta la mitra, mentre il volto, ancora giovanile è coperto da una folta barba scura.

La chiesa è stata recentemente riconosciuta come un sito storico nazionale.

La costruzione dell'edificio venne avviata a ottobre del 1877 su iniziativa delle famiglie fondatrici di Angeles City guidati da Don Mariano V. Henson. Disegnata da urbanisti in epoca coloniale spagnola, oggi costituisce uno dei punti di riferimento caratteristici della città per il suo significato storico. La chiesa fu completata nel 1896 con il sistema "Polo y Servicio", definito come il lavoro forzato e non retribuito dei filippini nativi per 40 giorni l'anno riservato a tutti i maschi dai 16-65 anni dal governo coloniale spagnolo. La prima messa fu celebrata nel 1886 nella parte già edificata. La seconda metà della chiesa, che comprende la caratteristica cupola, fu terminata nel 1891. Le campane gemelle tuttavia hanno potuto suonare per la prima volta solo nel 1896. La chiesa, così come si presenta oggi, tuttavia fu completata solo nel 1909. Nel cortile della chiesa avvenne l'esecuzione nel 1896-1898 dei ribelli filippini da parte delle forze spagnole. La stessa struttura fu utilizzata anche dall'esercito degli Stati Uniti come un ospedale militare dal 1899 al 1900. Il campanile venne distrutto nel 1940 nel corso degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, ma fu subito ricostruito nel 1944. Oggi la chiesa del Santo Rosario è il principale centro religioso della città e i fedeli frequentano soprattutto durante la Settimana Santa. Nella Processione del Venerdì Santo, i fedeli del Apung Mamacalulu o del Santo Sepolcro a piedi nudi si uniscono al corteo quando attraversa la città. Segue il Salubong, che si tiene presso il Nepo Parking Lot, e termina con il tradizionale incontro del Cristo Risorto e la Vergine Maria in mezzo ai fuochi d'artificio.

 

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6