Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Barrè Jean BaptistePITTORI: Barrè Jean Baptiste
Sant'Agostino scrive il De Civitate Dei
BARRE' JEAN-BAPTISTE
1859
Rennes, chiesa di Santo Stefano
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa scrive la Città di Dio
La statua che ci presenta un Agostino vescovo in tento a scrivere su un libro con una penna si trova in una nicchia della facciata della chiesa di santo Stefano a Rennes. Il cartiglio recto sulla base di incisione porta la seguente citazione: SANCTUS Augustinus.
Un altro ulteriore testo è inciso in lingua francese che specifica quale sia l'opera che sta componendo Agostino: Cité de Dieu ovvero la Città di Dio.
L'opera fu scritta da Agostino dopo il Sacco di Roma da parte dei visigoti guidati da Alarico I nel 410, un evento che sconvolse il mondo romano ovvero. Agostino apprese la notizia mentre faceva la spola tra Ippona e Cartagine, dove si stava svolgendo un concilio. Presto gli arrivarono alle orecchie le accuse dei pagani contro il Dio cristiano che non aveva saputo difendere l'Urbe, ed assistette all'arrivo dei profughi con i loro racconti drammatici.
L'eccezionalità dell'evento lo sollecita a riflettere sul senso della vita e della storia. E nel 412 intraprende un'opera che lo impegnerà per una dozzina di anni e che diventerà uno dei pilastri della cultura occidentale. L'opera appare come il primo tentativo di costruire una visione organica della storia dal punto di vista cristiano, principalmente per controbattere le accuse della società pagana contro i cristiani.
La statua compare nella facciata assieme
ad altre due dello stesso autore che raffigurano la Maddalena penitente e santo Stefano.
La chiesa di santo Stefano a Rennes è una chiesa la cui facciata principale si affaccia su Jouaust, un crocevia della città ed è l'unico progetto di edificio conventuale mai costruito dagli Agostiniani del tardo seicento. Inaugurato il 16 gennaio 1700, l'edificio dipendeva dalla parrocchia di Santo Stefano, e restò in possesso degli Agostiniani fino alla rivoluzione francese, che li cacciò dal luogo. la chiesa è dedicata congiuntamente a S. Stefano e S. Agostino. La chiesa fu restituita alla Chiesa cattolica nel 1803 mantenendo la sola dedicazione a S. Stefano. Da allora l'edificio non ha subito sostanziali modifiche, se non alcuni abbellimenti nel corso del Novecento e le riparazioni per i danni subiti nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.
Jean-Baptiste Barré
Nasce a Nantes nel 1804 figlio dello scultore Jean-Baptiste Barré e di Françoise Renée Hy. Pittore e scultore, la sua formazione avvenne ala scuola di Jean Debay e di Dominique Molknecht, di cui fu allievo. Barré lavorò moltissimo in Bretagna dove ha lasciato numerose sue opere. Morì a Rennes nel 1877 e fu sepolto nel cimitero a nord della città assieme al suo discepolo Léofanti.