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PITTORI: Bianconi Giacomo

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIACOMO BIANCONI

1835

Romano di Lombardia, chiesa di Santa Maria Assunta e San Giacomo Maggiore

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua di Giacomo Bianconi è stata realizzata nel 1835 per il pulpito destro della chiesa parrocchiale di Romano di Lombardia. Questo sant'Agostino vescovo è stato realizzato con la tecnica del legno scolpito, intagliato, dorato. Misura cm 75x21x12 e si trova ancora in un buono stato di conservazione.

Il santo è stato raffigurato a mezzo busto in atto benedicente. E' vestito con gli abiti episcopali e ne porta i simboli. In testa ha la mitra e sul petto la croce. Con la mano sinistra tiene ben fermo un libro aperto. Il viso di Agostino è maturo e nello stesso quasi interamente ricoperto da una folta barba riccioluta. La postura del santo non si discosta molto dalle abituali raffigurazioni che lo vedono protagonista in centinaia di casi nelle sue funzioni di vescovo.

Posta sul lato ad est della piazza, la chiesa di S. Maria Assunta e san Giacomo venne edificata nel 1762 da Giovan Battista Caniana, noto architetto romanese. Tuttavia fu completata ed ampliata nei decenni successivi grazie al contributi di architetti del calibro di Giacomo Quarenghi, Francesco Caniana e Simone Elia. Numerose sono le opere in essa contenute: si va dalle sculture del Moneghini e del Gelpi, ai dipinti di Coriolano Malagavazzo (la Santissima Trinità), Giovanni Battista Moroni (la sua celebre ultima cena), Jacopo Negretti detto Palma il Giovane (l'Immacolata), Mauro Picenardi (L'annunciazione), Giovan Battista Tiepolo, Francesco Capella e Ponziano Loverini. Tra il 1797 il 1799 su disegno del Quarenghi, Andrea e Gian Giacomo Manni realizzarono l'altare maggiore, e nello stessa chiesa nel 1808 la balaustra del presbiterio.

Utilizzata come chiesa parrocchiale, presenta un'unica navata comprendente ben nove altari e due sagrestie, da cui si può accedere all'attigua chiesa di San Defendente.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Giacomo Bianconi

Giacomo Bianconi nacque a Milano nel 1780 e morì a Bergamo nel 1858. Fu architetto e professore di architettura e ornato all'Accademia Carrara. Da studente di architettura e ornato frequentò le Scuole di Belle Arti nell'Accademia di Brera in Milano ed ottenne l'assegnazione di una delle sei pensioni di studio quadriennali di perfezionamento a Roma, messe a concorso dalla Repubblica Italiana nel 1804. Nel 1810 si stabilì a Bergamo nel ruolo di professore per la cattedra di architettura e ornato dell'Accademia Carrara, incarico che lasciò, per motivi di salute, nel 1844.

Tra le sue opere ricordiamo i lavori a Villa Moroni e Villa Caroli (ora Zanchi) in Stezzano; il nuovo Seminario vescovile di Bergamo; la conversione del monastero vallombrosano di Astino in manicomio; la scuola dei "tre passi" (oggi Donadoni) in via Tasso; la parrocchiale di Suisio.