CHAMPIGNEULLE CHARLES

1870-1882

Salins-les-Bains, chiesa di san Maurizio

 

La Vergine con il Bambino, Agostino e santi

 

 

 

Sulla facciata ovest, amputata e rimaneggiata, della chiesa di san Maurizio a Salins-les-Bains si trova un'enorme finestra in stile gotico che copre il nuovo coro. La grande vetrata realizzata dalla fabbrica vetraria di Charles Champigneulle raffigura cinque personaggi, che da sinistra proseguendo verso destra sono riconoscibili in san Luigi, san Claudio, La Vergine con il Bambino in braccio al centro, sant'Anatolio e infine sant'Agostino. Quest'ultimo santo è raffigurato nella sua dignità episcopale con il cuore fiammante nella mano sinistra.

La fascia inferiore riproduce, fra due stemmi, un panorama del comune di Salins che venne dipinto nel 1629.

All'interno della chiesa sono conservate due sculture settecentesche in legno dorato policromo, una che raffigura la Vergine col Bambino e l'altra San Giuseppe.

La chiesa viene citata una prima volta nel 1049 quando viene confermata da Papa Leone IX nel capitolo Saint-Jean di Besançon. Nel 1198 fu eretta a collegiata da papa Innocenzo III. Nel 1377 un incendio la distrusse e nel 1649 un fulmine ne distrusse il campanile. Nel 1832, per allargare la strada, furono demoliti il coro e le due cappelle adiacenti. Dal 1862 al 1894 l'architetto di Besançon Alfred Ducat eseguì opere di restauro che consolidarono le volte e i muri. Nel 1965 il campanile è stato riportato alla sua forma originaria.

Salins-les-Bains è un comune nel dipartimento francese del Giura, famoso per l'uso idroterapico delle sue acque e per lo sfruttamento del sale. Le vecchie saline di Salins sono sotterranee e l'acqua salata veniva convogliata da un acquedotto alle famose Saline Reali di Arc-et-Senans, a una ventina di chilometri da Salins-les-Bains. Salins-les-Bains è un luogo abitato da lungo tempo: vi sono state rilevate testimonianze dell'era neolitica, della civiltà celtica e poi gallo-romana. In epoca romana Salins era una città termale.

Nel corso del medioevo Salins-les-Bains dipendeva dal monastero di Saint-Maurice nel Vallese svizzero, dopo che nel 523 Sigismondo di Borgogna ne fece dono al monastero vallesano.

La chiesa risale allo stesso periodo e evidenzia il medesimo stile della chiesa di Saint-Anatoile: la chiesa di san Maurizio tuttavia presenta dimensioni più modeste, soprattutto dopo che la sua abside è stata accorciata nel 1932 nel corso dell'ampliamento della strada principale del paese.

 

 

Charles François Champigneulle

Nato a Metz nel 1820, Champigneulle fu un notevole maestro vetraio e industriale francese dell'Ottocento. Nel 1861 fondò a Metz uno stabilimento di sculture religiose in ceramica e sette anni dopo rilevò la famosa casa di pittura su vetro di Laurent-Charles Maréchal. Quest'ultima diventerà così la casa "Maréchal et Champigneulle". Charles Maréchal gli era amico e gli offrì tutte le sue conoscenze artigiane nella tecnica del restauro restauro e nella creazione delle vetrate. Nel 1872 dopo l'annessione di Metz alla Germania, Champigneulle trasferì i suoi stabilimenti a Bar-le-Duc. Charles Maréchal estende il bacino di utenza di Bar-le-Duc all'estero, il che conferisce all'azienda e ai suoi lavoratori lo status di azienda di fama internazionale. L'azienda raggiunse una fama internazionale e la sua produzione di vetrate colorate era assai rinomata e ricercata. Charles François Champigneulle morì a Savonnières-devant-Bar nel 1882 lasciando l'azienda nelle mani di Emmanuel Champigneulle suo figlio minore. Il primogenito Louis Charles Marie Champigneulle (1853-1905) fondò nel 1881 un'importante filiale dell'azienda a Parigi. Suo figlio Charles Marie Champigneulle (1880-1908), architetto e maestro vetraio, continuò l'attività di famiglia, che proseguì con il nipote Jacques Charles Champigneulle (1907-1955), anch'egli maestro vetraio, attivo dal 1928 al 1952 in collaborazione con il pittore Jean Dupas (1882-1964).