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PITTORI: Pierre-Edouard Gautier Dagoty

Sant'Agostino

Sant'Agostino

 

 

DAGOTY PIERRE EDOUARD GAUTIER

1810-1850

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Sant'Agostino

 

 

 

La litografia riproduce l'immagine di sant'Agostino, come del resto è ricordato nella dicitura in basso all'immagine: SAINT AUGUSTIN. La litografia viene attribuita a J. Julien, che riprese l'immagine da Edouard Gautier Dagoty e Cornelis Galle

Il ritratto di Agostino è accompagnato da brevi indicazioni che rivelano luogo e data di nascita "Né à Tagaste (Afrique) en 354" così come luogo ed epoca della morte: "Mort à Hippone en 430."

La figura del santo ha un aspetto che rispecchia la tradizione iconografica agostiniana con il richiamo alla sua dignità episcopale. Manca tuttavia la presenza della mitra e del bastone pastorale. Il volto e l'espressione del santo sono abbastanza originali: il volto giovanile sprigiona una forte intensità emotiva accentuata dallo sguardo e dagli occhi che fissano pazienti un focus a sinistra dell'osservatore. Agostino ha una folta barba e alcuni ciuffi di capelli in testa, che tuttavia non riescono a mascherare una incipiente calvizie.

Alle spalle del santo un fonte luminosa retro illumina il suo volto con un effetto particolarmente felice.

 

Pierre Edouard Gautier Dagoty

Pierre Edouard Gautier Dagoty nacque nel 1775 a Firenze, figlio di Edward Gautier-Dagoty pittore e incisore. Pierre era un cugino di Pierre-Louis Dagoty famoso produttore di porcellane. L'Accademia di Belle Arti di Firenze gli assegnò il secondo premio per il suo studio di nudo nel 1797 e nello stesso anno ricevette il primo premio del secondo concorso di pittura con l'opera L'ombra di Samuel appare a Saul. Rimase in Italia a lungo e ancora nell'anno 1800 si trovava a Venezia. Poco dopo si trasferisce a Parigi, poi a Tolosa e infine a Bordeaux nel 1806, dove rimase fino alla sua morte nel 1871. Sposò nel 1812 Françoise Ferrand a Bordeaux figlia di Jean Baptiste Ferrand proprietario del corsaro Dorado. Sua moglie gli darà sette figli: Julia, che sarà anche ritrattista, Zulema, Eduardo, Margherita, Marie Josephine, Eugenia e Giuseppe Edward detto il Cavaliere Dagoty. Nel 1846 si ritirò a Cadarsac, dove divenne sindaco dal 1846 al 1848. Accudito dalla figlia Emilia morì nel 1871 a Bordeaux all'età di 96 anni. Sepolto nel cimitero dei monaci certosini di Bordeaux venne riesumato nel 1891 per essere portato al cimitero a Caudéran assieme alla moglie, morta nel 1891.

Dai suoi contemporanei fu soprannominato il miniaturista per gli egregi lavori prodotti in questo campo. I suoi clienti appartenevano alla classe media benestante della popolazione di Bordeaux. Molte sue opere appartengono a privati o sono di proprietà di vari musei francesi.