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PITTORI: Eugène Delacroix

Agostino e i Dottori della Chiesa

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

EUGENIO DELACROIX

1840-1850

Parigi, Museo del Louvre, Fondo Disegni

 

Agostino e i Dottori della Chiesa

 

 

 

Questo disegno di Delacroix si trova nel Fondo dei disegni e delle miniature di piccolo formato del Museo del Louvre e raffigura i quattro Dottori della Chiesa, Ambrogio, Gregorio Magno, Agostino e Gerolamo. L'autore ha formato due gruppi in modo che le due coppie interloquiscano fra loro creando una efficace e vivace dinamicità nello svolgimento della scena. A sinistra Ambrogio e Gregorio papa sono interessati ad una discussione su un tema che li appassiona, mentre a destra Agostino e Gerolamo si confrontano sulla interpretazione di un passo della Bibbia indicando con il dito della mano la parte del racconto interessata. Fra loro la discissione è pacata e simbolizza l'intenso scambio epistolare fra i due santi dal contenuto non sempre amichevole nella esposizione delle proprie idee.

Agostino compare con Ambrogio in diverse circostanze: nel battesimo impartitogli a Milano, come Dottore della Chiesa, nella scena della A logica libera nos, nel Te Deum. In ogni caso la figura di Ambrogio si staglia nettamente, per l'importanza del santo, che Agostino riconobbe come proprio maestro: rigator meus. Ambrogio fu vescovo di Milano in un periodo travagliato dell'impero romano, percorso da correnti di pensiero diverse e con rigurgiti di paganesimo. Ambrogio si palesò come il baluardo estremo del cristianesimo contro ogni avversità.

A Milano, grazie anche all'ascolto delle splendide prediche del santo vescovo Ambrogio, Agostino trovò quello che cercava, ovvero la fede in Gesù Cristo che gli dette quella gioia piena e quell'appagamento totale che aveva sempre cercato, magari affidandosi anche a dottrine, come il manicheismo, rivelatesi poi fallaci ai suoi occhi.

 

 

Eugène Delacroix

Eugène Delacroix nasce a Charenton-Saint-Maurice nel 1798, figlio di Charles de Contaut. Allievo di Guérin, nel cui studio conobbe Géricault, considerato da Delacroix come maestro, si formò soprattutto studiando al Louvre le opere di Rubens e di Veronese. Delacroix è il pittore che più di ogni altro ha esaltato il romanticismo in Francia. Suggestionato dalla pittura di Michelangelo e di Rubens, sviluppò la sua pittura curando in particolare il colore espressivo, sotto l'aspetto formale, ed i soggetti esotici, dal punto di vista poetico. Partecipò per la prima volta al Salone d'Autunno nel 1822 con il quadro «La barca di Dante» che rivela le suggestioni letterarie del romanticismo. Di due anni dopo dipinge la tela «Il Massacro di Scio» che testimonia un episodio della guerra che i greci combattevano per liberarsi dai turchi. Il crudo realismo e la singolare forza espressiva testimoniano l'impegno politico e sociale di Delacroix. Ma il quadro che più espressivo da questo punto di vista è la tela «La Libertà che guida il popolo» del 1830. Delacroix si schiera apertamente a favore degli oppressi che insorgono per rivendicare i loro diritti sociali e politici. Dopo i suoi viaggi in Marocco e in Spagna, la pittura di Delacroix si avvicina a soggetti sempre più esotici, quali «Le donne di Algeri», per poi passare a soggetti più legati alla storia. L'importanza di Delacroix nella pittura francese dell'Ottocento è indubbia. Suggestionato dagli effetti cromatici dell'inglese Constable, sperimenta la divisione dei colori che sarà il motivo ispiratore della successiva esperienza impressionista e neo-impressionista. Muore a Parigi nel 1863.