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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Ippolito FlandrinPITTORI: Ippolito Flandrin
Gerolamo con Ambrogio, Agostino e Crisostomo
IPPOLITO FLANDRIN
1848 -1853
Parigi, chiesa di San Vincenzo de' Paoli
Sant'Agostino con i santi Gerolamo, Ambrogio e Crisostomo
Hippolyte Flandrin dipinse questo affresco per la chiesa di San Vincenzo de' Paoli, che si trova nel X Arrondissement di Parigi, e che dal 30 novembre 1944 è stata dichiarata monumento storico di Francia.
L'edificio fu progettato dall'architetto Jean-Baptiste Lepère nel 1824, che, fra le sue esperienze artistiche, fu anche collaboratore di Jacques Gondouin nella realizzazione della Colonna d'Austerlitz in Place Vendôme. I lavori per la costruzione della chiesa cominciarono solo dopo il 1830, dato che il progetto venne sottoposto una radicalea revisione da parte di Jakob Ignaz Hittorff, genero dello stesso Lepère. Il nuovo assetto architetonico rese Saint-Vincent-de-Paul la più grande chiesa basilicale del suo tempo. La chiesa fu consacrata il 25 ottobre 1844 e nel 1846 Hittorff avviò la decorazione del portico con grandi pannelli smaltati dipinti. Tali dipinti tuttavia vennero praticamente rimossi quasi subito perchè la presenza di alcuni nudi aveva suscitato malcontento e scandalo nel clero.
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate con la presenza di un matroneo arricchito da due ordini di colonne, ioniche in quello inferiore e corinzie in quello superiore. L'aspetto interno tiene fede al progetto originario di Hittorff, il cui gusto architettonico lasciava spazio alla ricchezza del colore: le colonne sono color albicocca, il registro fra l'architrave delle navate laterali e il matroneo è affrescato con due teorie di Santi, fra cui l'opera raffigurata, e le capriate sono rosse e blu, per di più dorate a imitazione di quelle si trovano nel Duomo di Monreale. Nel catino dell'abside si trova un mosaico che raffigura Cristo in trono fra due angeli. Il risultato di queste scelte artistiche e stilistiche di Hittorff è stato la creazione di uno spazio più affine all'architettura paleocristiana che a quella neoclassica.
La tela qui raffigurata è uno studio preparatorio per l'esecuzione degli affreschi per la chiesa di Saint-Vincent-de-Paul a Parigi, che fu realizzata da Hippolyte Flandrin fra il 1848 e il 1853. Nella esecuzione dell'opera fu assistito da suo fratello Paolo e da tre suoi allievi. La processione dei Santi incastonati in successivi medaglioni si sviluppa sui muri della chiesa: si tratta di apostoli, di martiri, i Dottori della Chiesa, i vescovi e i confessori che si dirigono verso il Coro a destra della navata, mentre il lato siniastro è riservato al corteo dei Santi. Questo studio rappresenta i quattro Dottori della Chiesa: san Girolamo, sant'Agostino e sant'Ambrogio, Dottori della Chiesa latina e san Giovanni Crisostome per la Chiesa orientale. A parte qualche piccolo dettaglio di ciascun personaggio, gli atteggiamenti, la fisionomia e i colori di questo studio preparatorio sono stati rispettati nella composizione finale.
Hippolyte Flandrin
Flandrin nasce il 23 marzo 1809 a Lione. E' considerato un pittore di stile neoclassico della scuola di Lione. Allievo di Ingres, vinse il Prix de Rome nel 1832 che gli permise di soggiornare per due anni a Roma. Tornato in patria si stabilì a Parigi dedicandosi alla pittura storica e ai temi dell'arte religiosa. Fu anche un abile e bravo ritrattista. Si sposò nel 1843 con Aimée-Caroline Ancelot da cui ebbe il figlio Paul-Hippolyte Flandrin (1856-1921) a sua volta pittore religioso, ritrattista e decoratore. Anche due suoi fratelli, Auguste (1804-1842), e Jean Paul Jean (1811-1902) furono discreti pittori. Hippolyte eseguì alcuni affreschi nell'Abbazia di Saint-Germain-des-Prés e nella chiesa di Saint-Vincent-de-Paul a Parigi. Nel 1853 divenne membro dell'Académie des beaux-arts. A motivo della sua precaria salute nel 1863 fu costretto a trasferirsi nuovamente in Italia. Ma a Roma contrasse il vaiolo che gli causò la morte nel 1864. Le sue spoglie furono portate a Parigi, dove fu sepolto nel cimitero del Père Lachaise.