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PITTORI: Maestro di Flots

Sant'Agostino benedicente

Sant'Agostino benedicente

 

 

MAESTRO DI FLOTS

1859

Sainte-Adresse, Cappella di Notre Dame des Flots

 

Sant'Agostino benedicente

 

 

 

La vetrata che raffigura sant'Agostino benedicente si trova nella cappella di Notre Dame des Flots a Sainte-Adresse. Costruita nel 1857 grazie all'iniziativa dell'abate Duval-Pirou, la Cappella si presenta come una chiesa in stile neogotico la cui architettura fu progettata da Théodore Huchon di Le Havre. Il fascino di questa chiesa deriva dalla sua posizione eccezionale, con un giardino detto dei poeti, poiché le sue pareti sono ricoperte di iscrizioni, ex-voto, che stimolano l'immaginazione del visitatore.

La devozione alla Vergine è diffusa sulla costa da Honfleur a Fécamp con numerose chiese a lei dedicate.

Numerosi artigiani e artisti hanno partecipato gratuitamente agli abbellimenti interni della chiesa dedicata alla Madonna delle Onde.

La costruzione della chiesa procedette rapidamente dato che già nel 1859 l'edificio poteva essere benedetto.

La cappella subì cambiamenti significativi nel 1861 con l'aggiunta di due piccole transetti. La parte meridionale è dedicata a S. Enrico, patrono dell'unico figlio della contessa de Silveira, che morì nel 1857.

La cappella contiene la statua della Vergine illuminata da grandi finestre con il soffitto dipinto di blu stellato.

La vetrata che raffigura Agostino ce lo presenta nella sua tradizionale iconografia di vescovo mentre è in atteggiamento di benedire i fedeli che lo guardano.

Il santo esprime nel viso una pacata serenità, quasi ieratica tanto sa manifestare autorevolezza. Il volto di Agostino è ancora giovanile per quanto segnato dagli anni, con una folta barba marroncino che gli copre interamente il mento. In testa porta una semplice mitra che è coronata da un candido nimbo. Con la mano sinistra regge senza fatica il bastone pastorale che appoggia alla spalla.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

 

Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Esorta varie persone a benedire [il Signore] ma lui benedice uno solo, poiché dei molti egli ha fatto un solo uomo, essendo cosa buona e gioconda il convivere dei fratelli nell'unità 9. Fratelli è di numero plurale, ma nell'unità è singolare: per questo continua: Da Sion ti benedica il Signore, che ha fatto il cielo e la terra. Nessuno di voi dica: Questa benedizione non arriva fino a me. Ma chi pensi che sia colui a cui è detto: Ti benedica il Signore da Sion? Benedice l'unità. Partecipa dell'unità e la benedizione si estenderà fino a te.

AGOSTINO, Discorso 133, 3, 3