Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Gallina GalloPITTORI: Gallina Gallo
Battesimo di Agostino
GALLINA GALLO
1857
Vigevano, cattedrale di sant'Ambrogio
Battesimo di Agostino
Lo sfondo dell'opera è in grigio scuro gremito da gente dipinta in monocromo. Un fascio di luce di luce al centro squarcia e illumina la scena con la gioiosa presenza di angeli. Agostino in piena luce è immerso nel fonte battesimale con mani incrociate e riceve il Battesimo dalle mani del vescovo Ambrogio, che si erge in piedi vestito con un grande piviale giallo oro in atto benedicente e con l'aureola in testa. Intorno alla scena principale si trovano numerose figure genuflesse di fedeli. A destra si intravede la figura di Monica con un nimbo sulla testa che allargando le braccia, rende grazie per il battesimo del figlio. La cornice del dipinto è in stucco dorato. L'opera, realizzata con tonalità calde, misura 2m in altezza e 3m in larghezza. Di quest'opera ne parlano Camani ne La chiesa Cattedrale di Vigevano restaurata e riaperta la pubblico culto, Vigevano, 1858, e Barni L. ne La Cattedrale e le primitive chiese di Vigevano, Vigevano, 1919, pp. 43-45.
Questa come le altre sue opere riflettono la sua solida preparazione, il suo forte legame con l'ambiente cremonese e la sua attenta documentazione nei confronti dell'ambientazione, dei costumi e della pittura del Seicento.
Gallina Gallo
Gallo Gallina nacque a Cremona nel 1796. Avviò i suoi studi di disegno con Giovanni Beltrami, ma ben presto si trasferì a Milano per frequentare il corso di Pelagio Palagi presso l'Accademia di Belle Arti a Brera. Nel 1812 fu premiato "per l'invenzione in disegno", mentre nel 1817 vinse la medaglia d'oro dei "grandi concorsi" col dipinto Venere in forma di cacciatrice comparsa a Enea sui lidi della Libia. Nel 1824 espose Madonna col Bambino e san Giovanni Battista alla mostra dell'Accademia di Brera. Il Gallina partecipò alle esposizioni annuali di Brera in diverse occasioni dal 1830 al 1856, presentando complessivamente una quarantina di dipinti. Per realizzare le sue opere fece uso prevalentemente della tecnica a olio, dell'encausto e dell'acquerello. La sua attività più importante tuttavia fu quella di illustratore, sia di volumi che di tavole sciolte o in piccole serie. Le prime illustrazioni de I promessi sposi di Alessandro Manzoni sono sue: si tratta di dodici grandi tavole con scene tratte dal romanzo e pubblicate da Ricordi tra il 1828 e il 1830. Le tavole non furono utilizzate per un'edizione del romanzo, ma erano rivolte ai collezionisti. Gallina si occupò anche della divulgazione dei figurini teatrali, riproducendoli in litografia per l'editore Giovanni Ricordi. Nel 1829 ottenne una patente per aprire una litografia. Nel 1854 fece ritorno a Milano, dove nel 1868 divenne conservatore del Museo archeologico. Gallina morì a Milano nel 1874.