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Agostino e il cuore fiammante
PIERRE GEBATE
1857
Colonzelle, cappella Notre-Dame-des-Lumières
Agostino e il cuore fiammante
Questo dipinto su tela non firmato, donato alla chiesa di Margerie nel 1857 da Auguste Coustaury, membro di una famiglia benestante, è probabilmente opera di un pittore locale. Vi si potrebbe riconoscere Philippe Bruningo, originario di Colonzelle, oppure Pierre Gébaté, che a quel tempo realizzava diversi dipinti per le chiese di Colonzelle, in particolare figure di santi, che rivelano una struttura compositiva e uno stile pittorico simili. Inoltre reca un'iscrizione la cui scrittura è simile alle sue opere riconosciute.
La pittura è stata eseguita ad olio su tela, con una preparazione chiara, in tonalità marrone e colori tenui. Il pittore ha steso uno strato sottile di vernice, liscio al tocco. La struttura della composizione ha un aspetto piramidale intersecata da linee oblique. Il fondo presenta sfumature luminose, che evidenziano il soggetto principale ritratto di fronte. Per quanto la scena contenga molteplici dettagli, il disegno d'insieme rimane piuttosto schematico e ricorda scenari teatrali.
La tela, senza cornice, misura 2 m in altezza. Agostino è inginocchiato mentre volge lo sguardo alla apparizione del Cuore fiammante: ai suoi piedi ci sono dei libri, di cui uno aperto di cui si possono leggere due pagine. La loro presenza ricorda i numerosi scritti di Agostino.
Agostino indossa i suoi paramenti episcopali, anche se ha deposto la mitra su un tavolo ed ha appoggiato un robusto bastone pastorale al muro, contro la tenda che ripara il fondo. Il santo ha un volto ancora giovanile con una folta capigliatura e una barba notevole che si stende ordinatamente pettinata fin sul petto.
Il cuore fiammante aleggia in alto all'interno di un alone luminoso e attira la devota attenzione di Agostino. Sotto il piviale si intravede la tonaca dei monaci agostiniani
Nel cartiglio in basso a destra si trova una scrittura relativa al donatore, che recita: "da Auguste Coustaury / nella chiesa di Margerie / 25 giugno / 1857".
La data di costruzione della chiesa è sconosciuta. Tenendo della tradizione locale questa cappella fu voluta da una famiglia di Montségur, che la fece erigere in segno di ringraziamento. Lo testimonia in effetti un dipinto ex-voto che porta la data 1707. L'edificio fu ampliato e nel 1744 fu dotato di un portico aperto su pilastri, il cui arco occidentale portava la data relativa ai lavori, seguita dalla sigla IP. Questo portico venne chiuso nel 1824 per ampliare la chiesa: il vecchio portone d'ingresso venne portato avanti e riutilizzato nella nuova facciata.
La volta fu riparata più volte tra il 1834 e il 1854. Nel 1846 fu aggiunta la cappella della Vergine, grazie a una donazione di Etienne Du Bou. Il coro fu pavimentato nel 1870 con le cosiddette tessere di mosaico di Viviers, mentre fu aggiunta una finestra a nord nel 1877. La chiesa aveva un campanile, che verrà sostituito nel 1893 con un campanile-portico.