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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
FRANCESCO GIAVARINI
1828
Cervione, chiesa di sant'Erasmo
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Nel coro, nelle cappelle dei lati nord e sud e nella navata della chiesa di sant'Erasmo a Cervione sono presenti molteplici decorazioni pittoriche che, nel coro, hanno come tema la descrizione dell'iconografia di Cristo in maestà, la colomba dello Spirito Santo, l'Assunzione, angeli, San Pietro, San Paolo, volute di fogliami, ghirlanda di fiori e vasi di fiori. Lungo la navata troviamo le immagini di vari santi riconoscibili in sant'Ambrogio, sant'Agostino, san Gregorio, san Girolamo e santa Lucia. Sono descritte anche scene della vita di san Crepino e san Crepiniano, sant'Erasmo e sant'Alessandro Sauli, oltre ai simboli delle litanie della Vergine, panneggi e ornamenti vegetali.
Agostino è raffigurato in un ovale a mezzobusto nelle sue vesti episcopali. Alle sue spalle si vede il bastone pastorale, mentre in testa porta una mitra biancastra. Con la mano sinistra regge un grande libro aperto, su cui si accinge a scrivere con la mano destra. Il volto esprime una grande attenzione nei confronti del fascio di luce che colpisce il santo scendendo dall'alto, quasi fosse l'ispirazione divina ai suoi scritti.
La testa è avvolta dal nimbo dei santi e ci restituisce un Agostino anziano dalla barba grigiastra foltissima che gli copre interamente guance e mento.
Alla base dell'ovale il pittore ha scritto a lettere cubitali S. AGOSTINO.
La Procattedrale di sant'Erasmo a Cervione è un'antica cattedrale cattolica, che fu sede della diocesi di Aleria nel Settecento, prima che questa venisse soppressa nel 1802. L'edificio fu costruito dal 1714 al 1745 sul sito della cattedrale innalzata verso il 1578, sotto l'episcopato di monsignor Alessandro Sauli. Nel 1770 è menzionato in cattivo stato per cui nel primo quarto dell'Ottocento si procedette a un restauro.
Nel 1828 fu realizzata una decorazione pittorica eseguita dai pittori Francesco Giavarini e Giordani. Il coro è stato parzialmente rimaneggiato nel 1896 dal marmista Boni, che sostituì l'originaria balaustra lignea con una balaustra marmorea.
Strutturalmente si presenta a croce latina con una navata centrale a tre navate voltate a botte. La cattedrale costruita da Alessandro Sauli era un edificio modesto rispetto all'attuale, dato che oggi costituisce una delle chiese più imponenti della Corsica. La data del 1714, incisa sulla parete nord, è quella dell'inizio dei lavori. La sua costruzione durò molto tempo, poiché terminò verso il 1745.
Stilisticamente segue il gusto barocco, che raggiunse la perfezione in Italia nel Seicento e si diffuse Europa all'inizio del Settecento. La sua facciata è scarna, sobria, senza sculture e con motivi più leggeri.
Gli agiografi di Santu Lisandru Sauli ricordano la presenza costante dei Barbareschi davanti alle coste di Campulori per evidenziare la bontà o le doti soprannaturali del vescovo di Aleria. Nel 1584 il vescovo Sauli accolse a Cervioni più di 700 pescatori di corallo inseguiti dai corsari. Diede loro cibo e riparo. A ottobre dello stesso anno, undici galee del viceré di Algeri si diressero verso i campulori. I cervesi fuggirono dalle loro case ed esortarono il vescovo a seguirli: "non temete, figli miei, - disse - quei barbari non toccheranno queste terre" e mentre si prostrava a pregare, la tempesta ruppe alcune galee e i venti contrari ne spinsero altre lontano.
Francesco Giavarini
Oltre a queste pitture nella chiesa di Cervione, troviamo altre opere attribuibili a Giavarini a Corbara nella ex collegiata dell'Annunziata detta A Nunziata, attualmente chiesa parrocchiale. Su una delle ante della cassa dell'organo si trova la data 1819 e una iscrizione latina che cita F. Giavarini, relativa all'autore che dipinse l'opera. Giavarini fu attivo nella prima metà dell'Ottocento.