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PITTORI: Edouard e Adolphe Hocquart

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

HOCQUART EDOAURD E ADOLPHE

1820-1850

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

Questa stampa che raffigura sant'Agostino seduto allo scrittoio, mentre con la penna nella mano destra osserva un grande cuore fiammante che regge con la mano destra, venne realizzata dai fratelli Hocquart Edouard e Adolphe nelle loro officine parigine.

Il santo, in abiti episcopali, ha la mitra in testa e lancia uno sguardo contemplativo al cuore fiammante. Il suo viso, di persona matura, presenta una folta barba che gli scende sul petto. Il simbolo del cuore fiammante deriva da una interpretazione di alcuni passi di Agostino.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

 

Édouard e Adolphe Hocquart

Edouard è stato un libraio, scrittore, editore e mercante di stampe e carte. Nato a Tournai in Belgio verso il 1789 era il fratello maggiore del redattore e libraio parigino Adolphe-Auguste Hocquart o Hocquart giovane. Figli di Augusto Leopold Joseph Hocquart, libraio e mercante di stampe a Parigi, nel 1813 gli succedono nella conduzione della attività. Pubblica nel 1815 gli "Annali del ridicolo o scene e caricature parigine". Apre una Libreria nel 1821 insieme a suo fratello Adolphe. Continua a pubblicare libri, stampe e mappe fino almeno al 1852. Edouard come incisore ha esposto nel 1824 una macchina per oscurare i cieli, i fondi dei ritratti e altro. Si dichiara inventore in Francia della incisione su acciaio. Fu anche autore di molti libri educativi, morali o pratici, pubblicati fra il 1812 e il 1865. Muore verso il 1870 probabilmente a Parigi. Lavorò in collaborazione con il fratello Adolphe Hocquart e anche in associazione a Cyril Daubrée dal 1825.