Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Maestro di HouillesPITTORI: Maestro di Houilles
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI HOUILLES
1898
Houillles, chiesa di san Nicola
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Questa bella raffigurazione di sant'Agostino si trova su una vetrata nella chiesa parrocchiale di Saint-Nicolas a Houilles nell'Île-de-France.
Agostino vi è raffigurato a figura intera ritto in piedi nelle sue vesti episcopali. Con il braccio e la mano sinistra regge un grosso libro aperto su cui forse sta scrivendo.
Con il braccio destro regge contro la spalla un robusto bastone pastorale. Il volto, dall'aspetto ancora discretamente giovanile, ha lo sguardo estaticamente rivolto verso l'alto. Una robusta barba gli scende dal mento, mentre in testa porta una mitra dall'aspetto prezioso, così come i bordi del piviale.
Una grande aureola circonda il suo capo, mentre un cielo azzurro disperso di nuvole fa da sfondo alla figura del santo. Il panorama è arricchito da semplici elementi al livello inferiore con qualche masso e cespugli di vegetazione.
L'immagine è inquadrata con una cornice classica e porta una iscrizione alla base con l'iscrizione Saint Augustin.
Houilles è una città molto antica di origine merovingia a soli 8 km da Parigi. Fino al XVIII secolo, questo piccolo villaggio aveva circa 300 abitanti e si sviluppava su un territorio ad anello della Senna a carattere agricolo fino all'installazione della ferrovia nel 1841. Nel XVI secolo, il villaggio è circondato da mura e l'accesso è protetto da quattro porte. L'erezione della parrocchia risale al XII secolo e San Nicola è il patrono dal 1470. Della chiesa primitiva, più volte restaurata, sono rimasti solo due pilastri rotondi e ricoperti da due capitelli ottagonali decorati con foglie curve. Il restauro della fine del XIX secolo fu eseguito sotto la direzione dell'architetto Dufresne nel 1898. L'attuale chiesa risale sia al diciassettesimo che al diciannovesimo secolo e ha una facciata classica con accesso tramite scale. Nel diciannovesimo venne aggiunto un lato gotico sul lato sud. Il campanile, quadrato e massiccio, è tuttavia illuminato da finestre gotiche ed è sormontato da una cupola poligonale con lanterna.
8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.
8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.
8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.
8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.
8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.
8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.
POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6