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Sant'Agostino vescovo
SCULTORE DI KILBURN
XIX secolo
Chiesa di S. Agostino a Kilburn, Londra
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
La statua si trova nella grande chiesa di sant'Agostino nella località Kilburn di Londra. A causa della sua grande scala e della sua architettura ornamentale, a volte questa chiesa è affettuosamente denominata "la cattedrale del Nord di Londra", quantunque la chiesa non sia una vera e propria un cattedrale.
La chiesa di sant'Agostino è stata fondata da Richard Carr Kirkpatrick nel 1870 nell'ambito della tradizione religiosa anglo-cattolica.
Nel 1871 fu posta la prima pietra per sostituire l'originale 'chiesa di ferro' con un gotico vittoriano su progetto di John Pearson Loughborough.
Nel 1878, due anni prima della dedicazione della chiesa, lo storico contemporaneo Edward Walford aveva già fatto riferimento alla chiesa di Kilburn come "uno dei migliori esempi di strutture ecclesiastiche a Londra".
Al suo interno l'arte religiosa è rappresenta in varie forme e descrive la maggior parte delle storie più importanti della Bibbia. Gli artisti Clayton e Bell hanno creato la vetrate che comprendono un ampio rosone che esprime la Creazione, nove finestre a lucernario (cinque raffigurano tipi di angeli), altre finestre lungo la navata che presentano santi collegati alla storia religiosa dell'Inghilterra, una finestra raffigurante sant'Agostino e molti altri santi. Alcune pitture si possono vedere attorno alla navata che raffigurano il ministero della guarigione di Gesù di Nazareth. Il coro e santuario sono circondati da forme scultoree raffiguranti la passione, la crocifissione, la sepoltura e resurrezione di Cristo, nonché l'iconografia di apostoli, santi e altri religiosi.
L'orizzonte di Kilburn è dominato dalla guglia gotica di sant'Agostino. La chiesa ha un interno decorato in stile vittoriano, una pala d'altare in pietra scolpita e numerose vetrate.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.
8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.
8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.
8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.
8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.
8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.
POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6