LEFORT LOUIS JOSEPH

1847

Lille, Histoire de Sainte Monique

 

Agostino e i suoi fratelli imparano a pregare con la mamma Monica

 

 

 

La didascalia nel margine inferiore della stampa riporta la scritta: "Monique apprit de bonne heure à ses enfans la science de la prière."

Tutta la scena è in effetti improntata con grande tenerezza al desiderio di Monica di crescere i suoi tre figli nella fede cristiana invitandoli sin da bambini alla recita delle preghiere. Monica è in piedi con le mani giunte: indossa un abito che ricorda più i vestiti di una religiosa, con il velo sul capo, che la tunica romana. Il volto della santa ha un aspetto estatico rafforzato dal gesto delle mani unite. Sul suo capo si nota l'aureola dei santi.

Ai suoi piedi sono inginocchiati i suoi tre figli: a sinistra, isolata, una bambina molto composta e raccolta in preghiera; a destra si nota un gruppo di due bambini maschi, uno più grande, Agostino, e uno più piccolo, Navigio, inginocchiati con le mani giunte sul petto in atteggiamento orante.

La scena si svolge davanti a una casa o forse nel giardino della casa di famiglia a Tagaste: sulla sinistra si nota una specie di altare con apparecchiato un libro, probabilmente un messale, ed eleganti tovaglie che lo ricoprono. A destra si apre un'ampia veduta che inizia dal giardino con alcune piante per allargarsi ad un panorama più vasto dove si scorge in lontananza la cittadina romana con le sue case e un grande tempio pagano. Sullo sfondo chiudono la vista alcune alte montagne, che nella immaginazione dell'incisore avrebbero dovuto raffigurare il territorio montuoso dove sorgeva la cittadina romana di Tagaste.

L'incisione compare nella seconda edizione di un libro pubblicato a Lille nel 1847 da L. Lefort stampatore e Libraio dal titolo Histoire de Sainte Monique mère de saint Augustin scritta dall'Abate Petit autore, tra l'altro, anche del volume "Voyage à Hippone".

 

Louis-Joseph Lefort (1766-1848) fu un libraio e stampatore di Lille. Nato a Hérinnes sur l'Escaut vicino a Tournai in Belgio, divenne stampatore del re di Francia nel 1823. Libraio dal 1789, aprì una stamperia a Lille nei pressi della chiesa di santo Stefano. La sua officina avviò le Edizioni Lefort, una importante casa editrice di provincia attiva dal XIX al XX secolo. L'importanza di questa società editrice è testimoniata dalle osservazioni che il Prefetto per il Nord scrisse in un suo rapporto del 24 settembre 1862 : "... La maison Lefort est très riche et jouit d'une considération justement méritée. Elle exploite à Lille, une des imprimeries les plus importantes de province, et ses publications toutes écrites au point de vue religieux sont vivement recherchées dans les pensionnats et maisons d'éducation sur tous les points de la France et même de l'Étranger." Lefort ha cominciato a stampare nel 1802 e la sua azienda ha continuato a lavorare anche con le generazioni successive della famiglia.

 

Là (... a scuola) però trovammo anche, mio Signore, persone che pregavano te, e da loro venimmo a sapere, per quanto era nelle nostre possibilità, che tu esistevi: eri grande, un personaggio capace di ascoltarci e soccorrerci anche senza apparire ai nostri sensi. E da bambino infatti cominciai a pregare te, soccorso e rifugio mio, e sfrenavo del tutto la mia lingua quando ti invocavo: e ti pregavo, per piccolo che fossi, con passione non piccola, di fare che non mi battessero.

AGOSTINO, Confessioni  1, 9, 14