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PITTORI: Eugène-Ulysse Maillart

Morte di Monica

Morte di Monica a Ostia antica

 

 

MAILLART EUGENE-ULYSSE

1877

Parigi, chiesa di sant'Agostino

 

Morte di Monica

 

 

 

La tavola che descrive la morte di santa Monica si trova nella navata centrale della chiesa di sant'Agostino a Parigi. Venne dipinta da Eugène-Ulysse Maillart (1840-1926) pittore francese per più di mezzo secolo, ritrattista, paesaggista, illustratore delle grandi case di edizione di Parigi, autore di cartoni per arazzi e vetrate, ma anche insegnante e professore al Manifatture Gobelins.

La scena proposta dal pittore mostra Monica distesa sul letto agonizzante, mentre intorno a lei si muovono svariate persone che cercano di accudirla. Altre piangono: Agostino, ritto in piedi con il figlio Adeodato che lo abbraccia cercando di toccare la nonna, è una figura maestosa che si erge al centro della narrazione, figura ieratica al di sopra di ogni tempo.

 

Volle poi tornare in Africa per rivederla con sua madre, ma essa morì piamente mentre egli era ad Ostia.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea

 

Tu che fai abitare in una casa i cuori unanimi, associasti alla nostra comitiva anche Evodio, un nostro giovane concittadino. Era impiegato nell'amministrazione imperiale, e si era convertito a te prima di noi, aveva ricevuto il battesimo e lasciato il servizio nel mondo per dedicarsi al tuo. Vivevamo insieme e avremmo abitato insieme anche in futuro, questo era il nostro solenne impegno. Eravamo in cerca di un luogo in cui potessimo renderci più utili vivendo al tuo servizio: insieme facevamo ritorno in Africa. Giunti vicino a Ostia, sul Tevere, mia madre morì.

AGOSTINO, Confessioni 9, 8, 17

 

Monica morì pochi giorni dopo questo colloquio con il figlio, che così ci racconta gli ultimi istanti della vita della madre. Era l'autunno del 387: "... Entro cinque giorni o non molto più, si mise a letto febbricitante e nel corso della malattia un giorno cadde in deliquio e perdette la conoscenza per qualche tempo. Noi accorremmo, ma in breve riprese i sensi, ci guardò, mio fratello e me, che le stavamo accanto in piedi, e ci domandò, quasi cercando qualcosa: "Dov'ero?"; poi, vedendo il nostro afflitto stupore: "Seppellirete qui, soggiunse, vostra madre".

Io rimasi muto, frenando le lacrime; mio fratello invece pronunziò qualche parola, esprimendo l'augurio che la morte non la cogliesse in terra straniera, ma in patria, che sarebbe stata migliore fortuna. All'udirlo, col volto divenuto ansioso gli lanciò un'occhiata severa per quei suoi pensieri, poi, fissando lo sguardo su di me, esclamò: "Vedi cosa dice", e subito dopo, rivolgendosi a entrambi: "Seppellite questo corpo dove che sia, senza darvene pena. Di una sola cosa vi prego: ricordatevi di me, dovunque siate, innanzi all'altare del Signore"

AGOSTINO, Confessioni 9, 11, 27

 

Eugène-Ulysse Maillart

Nato nel 1840 a La Chaussee-du-Bois-d'Écu nell'Oise in una famiglia modesta di contadini frequentò la Scuola Imperiale di Disegno e la Scuola Nazionale di Belle Arti di Parigi nello studio di Léon Cogniet. Vinse il Gran Prix di Roma per la pittura nel 1864, all'età di 23 anni. Dopo il suo ritorno a Parigi nel 1869 divenne professore di disegno presso le Manifatture Nazionali des Gobelins, attività che svolse per 50 anni. Ha partecipato alla decorazione di diversi edifici pubblici parigini, tra cui ricordiamo i dipinti per la chiesa di S. Agostino, dove realizzò le tele con il Battesimo di sant'Agostino e la morte di santa Monica. Nella sua attività artistica è sempre stato circondato da molti studenti, tra cui una ragazza rumena, Julie Hasdeu che racconta, in una voluminosa correspondance, la sua vita parigina e l'insegnamento del maestro. Eugène-Ulysse Maillart morì a Parigi nel 1926 e fu sepolto nel cimitero di Montparnasse con la moglie Alzire Demontreuille e i due figli, Roger ed Eva, che morì all'età di soli diciannove anni. La sua tomba è abbellita da un busto dello scultore Henri-Léon Gréber.