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PITTORI: Malatesta O.

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

MALATESTA O.

1894

Agnone, chiesa di san Nicola

 

Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

 

La tela raffigura un soggetto caro alla iconografia agostiniana e cioè il tema della Madonna della Consolazione o della cintura tra i santi Agostino e Monica. Il quadro non ha un particolare valore artistico e fu applicato, alla fine dell'Ottocento, alla parte posteriore dell'organo della chiesa di S. Nicola ad Agnone, fondata nel 1353.

L'opera venne eseguita dal pittore O. Malatesta nel 1894. L'artista vi ha raffigurato la Madonna della Consolazione o della cintura, che porge il sacro cingolo a santa Monica (a destra) e ad Agostino inginocchiato a sinistra. Il santo vescovo di Ippona è stato dipinto con gli abiti di un monaco agostiniano secondo una consuetudine cara all'Ordine agostiniano. I suoi simboli episcopali, la mitra e il bastone pastorale, sono appoggiati a terra in segno di umiltà verso la Vergine e il Bambino.

La festa dedicata alla Madonna della Cintura si celebra la prima domenica di settembre di ogni anno anche perché nel Calendario e Messale Agostiniano la festa è fissata per il 4 settembre.

In questa chiesa nel 1824 si stabilì una confraternita che si chiamò della "Cintura" ovvero della "Consolazione". L'episodio è ricordato in una lapide conservata sotto l'altare: HIC UBI CINTURAE COEUNT SUB NOMINE FRATRES SUMPTIBUS HIC FRATRUM VIRGINIS ARA SEDET A.D. 1829. "Qui dove i confratelli si riuniscono sotto il nome della Cintura, qui l'altare della Vergine si regge a spese dei confratelli. Anno del Signore 1829".

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.